Ci sarebbe anche l’acquisto di un abito presso un negozio di Palermo fra le cause che hanno determinato il coinvolgimento del presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno.
Lo rivela il quotidiano livesicialia, in un articolo a firma di Riccardo Lo Verso. In una intercettazione telefonica gli investigatori avrebbero captato il politico mentre dall’interno di un negozio d’abbigliamento chiamava un amico imprenditore destinatario di finanziamenti pubblici.
Galvagno rivolgendosi all’amico chiedeva – scherzando – se avesse pagato l’abito, ma risposta lo avrebbe messo nei guai. “Quando mi dai ok, te lo porto” risponde l’imprenditore. Secondo gli investigatori, quell’ok si riferiva a un finanziamento. Da qui sarebbe scaturita l’ipotesi di reato. Ma ci sarebbe dell’altro fra le carte dei magistrati: Galvagno è anche indagato per peculato per via dell’uso della sua auto di servizio.