Oltre all’accusa di corruzione contestata a Gaetano Galvagno dalla Procura di Palermo emergerebbe dall’inchiesta anche un nuovo capo d’imputazione. Lo rivela il quotidiano “La Repubblica” edizione Palermo.
Il presidente dell’Ars, infatti, avrebbe messo a disposizione l’auto blu di servizio per dare passaggi ad amici e parenti in giro per la Sicilia. Per la stessa accusa l’allora presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché, venne raggiunto dal divieto di dimora. Provvedimento revocato a giugno 2024: il politico si sarebbe servito dell’auto blu per fini non istituzionali, né di rappresentanza: dal trasporto di medicinali e piante ai passaggi dati a conoscenti e amici. Al deputato è stato contestato anche la firma dei fogli di missione dell’autista per rimborsi per trasferte mai fatte.