B&B, Confedilizia critica con l’assessore Amata

Redazione

B&B, Confedilizia critica con l’assessore Amata

giovedì 26 Giugno 2025 - 13:04

“Con riferimento al contenuto del decreto annunciato dall’Assessore al Turismo della Regione Siciliana, Elvira Amata, Confedilizia Sicilia esprime forte preoccupazione per l’impianto normativo proposto, che rischia di tradursi in un pesante ostacolo all’attività dei proprietari immobiliari e, più in generale, all’economia turistica dell’isola”.

Lo scrive in una nota il presidente regionale di Confedilizia, Sebastiano Maio.

“In primo luogo, l’obbligo – seppur parzialmente ritirato – di adeguamento immediato alle norme sull’accessibilità per le strutture già esistenti, anche in edifici storici o di pregio, si sarebbe rivelato non solo irrealistico, ma anche tecnicamente ed economicamente insostenibile. Appare dunque condivisibile il passo indietro dell’Assessore sull’estensione generalizzata di tali obblighi, ma restano forti dubbi sull’effettiva praticabilità delle deroghe annunciate, specie in assenza di una chiara cornice interpretativa. Ancora più critico è il giudizio sull’impostazione iper-regolatoria del decreto: dalla dimensione minima delle camere alla dotazione obbligatoria di televisori da 32 pollici, condizionatori, defibrillatori, materassi ignifughi alti almeno 22 cm con certificazione ministeriale, e una miriade di altre prescrizioni che nulla hanno a che vedere con la sicurezza o la qualità reale dell’ospitalità, ma che rappresentano un’ingerenza eccessiva nella libertà del proprietario e un aggravio economico notevole.

Il presidente di Confedilizia Sicilia, Sebastiano Maio, sottolinea come “l’adozione di un modello normativo pensato per le grandi catene alberghiere e trasposto in maniera indistinta anche su B&B e case vacanze sia non solo miope, ma profondamente dannoso per il tessuto ricettivo diffuso, che in Sicilia rappresenta una risorsa essenziale. Non si può non rilevare, inoltre, l’assoluta sproporzione tra l’obiettivo dichiarato (migliorare la qualità dell’offerta) e gli strumenti utilizzati, che si traducono in burocrazia, spese e ostacoli”.

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