La denuncia pubblica di Angela Rizzo sullo sfratto imposto a famiglie fragili con bambini, per fare spazio a un B&B, , qualora fosse accertato quanto riferito, si delineerebbe un quadro di cinismo e approssimazione che calpesta ogni principio di umanità e rispetto. Se i fatti sono quelli narrati siamo di fronte a una gestione della cosa pubblica semplicemente vergognosa, che merita un approfondimento immediato e severo. Non si tratta solo della violenza di un preavviso di appena un giorno. Qui emerge un’assoluta mancanza di rispetto per persone che non solo vengono sloggiate senza alcun riguardo, ma che scopriamo essere state trasferite addirittura fuori Messina, sradicandole dal loro contesto sociale, scolastico e affettivo. Isolandole. Questo non è sostegno, è ghettizzazione. L’inclusione non è uno slogan da sbandierare, ma un dovere che l’amministrazione Basile sta palesemente tradendo”. Lo scrive in una dura nota la Senatrice di Italia Viva Dafne Musolino.
“A questo punto è doveroso approfondire anche il tema dei costi. Quanto costa questa operazione ai contribuenti? Perché il Comune di Messina non dispone di propri alloggi per gestire queste emergenze, preferendo ricorrere a soluzioni estemporanee e costose? Quanto durerà questa situazione precaria per le famiglie coinvolte? Sono domande a cui pretendiamo risposte chiare e immediate”.
“E siccome già sappiamo che dall’amministrazione Basile non arriverà alcuna risposta ” – conclude Musolino – “annuncio fin da ora che queste risposte le andremo a chiedere direttamente a Palermo. Porterò il caso all’attenzione dell’Assessorato regionale che elargisce il fondo povertà, affinché ci vengano forniti tutti i chiarimenti necessari su come vengono spesi i soldi pubblici a Messina. È finito il tempo in cui la gestione dei più fragili può essere un paravento per approssimazione e, forse, per interessi che nulla hanno a che fare con il benessere dei cittadini”.