Ormai è gelo fra il manager del Policlinico e le più rappresentative organizzazioni sindacali. Sul piede di guerra Fp-Cgil, Uil-Fpl, Nursind e USB. Ieri si è svolta la decentrata al Policlinico “G. Martino” di Messina, con all’ordine del giorno diversi punti importanti, primo fra tutti il contratto integrativo aziendale, la cui sottoscrizione è attesa da oltre 1 anno e sul quale tante sono le aspettative dei lavoratori del nosocomio di Gazzi.

“Purtroppo il direttore generale dott. Santonocito, incurante di aver fatto attendere per ben 45 minuti tutte le organizzazioni sindacali presenti e senza minimamente scusarsi per il ritardo non preannunciato, – scrivono in una nota congiunta le sigle sindacali – dispregio ai punti all’OdG, ha esordito parlando dell’unico punto di suo interesse, cioè la diminuzione del numero dei buoni pasto per dar riscontro al diktat assessoriale di rientro dal tetto di spesa. La trattativa si è arenata allorquando il direttore generale ha rifiutato di riconoscere il tempo di vestizione e svestizione ai lavoratori, pretendendo, oltretutto, di rinunciare ad un pregresso accordo, ad oggi vigente, per il quale i lavoratori turnisti al posto delle 36 ore settimanali, ne fanno 35. Inutili le doglianze dei sindacalisti presenti, che hanno rappresentato come il tempo di vestizione e svestizione sia un diritto contrattualmente previsto che non può non essere riportato nel contratto integrativo: il manager si è alzato e salutando con evidente stizza ha abbandonato l’aula, senza riagiornare la seduta. Un comportamento assolutamente discutibile e censurabile sotto il profilo delle relazioni sindacali, anche alla luce del dettame contrattuale che pone da oggi 30 giorni per concludere la trattativa iniziata. Non si escludono iniziative eclatanti per stigmatizzare simili atteggiamenti, non consoni ad un manager pagato, profumatamente, con soldi pubblici”.

Conclude la nota sindacale.