“Le notizie emerse dalla stampa riguardo la situazione interna ad ATM S.p.A. delineano un quadro allarmante, che merita la massima attenzione. Desidero innanzitutto esprimere la mia più totale e incondizionata solidarietà a tutti i lavoratori che, stando a quanto denunciato da un fronte sindacale ormai compatto, si trovano a operare in quello che viene descritto come un ‘clima insopportabile, tossico e intimidatorio’.“
Lo dichiara in una nota la senatrice Dafne Musolino, intervenendo sulla bufera che ha investito l’azienda di trasporto pubblico di Messina.
“Le accuse messe nero su bianco dai sindacati – prosegue la senatrice – parlano di un sistema di gestione dispotico, di presunte attività antisindacali e di discriminazioni nella gestione del personale e persino delle retribuzioni. Di fronte a vicende di tale inaudita gravità, chiediamo che i vertici di ATM S.p.A. facciano immediatamente ampia ed esaustiva chiarezza. L’azienda ha il dovere di rispondere punto su punto alle circostanze riportate, spiegando pubblicamente le azioni che intende intraprendere riguardo al responsabile oggetto della richiesta di rimozione“.
“È fondamentale ricordare alla dirigenza di ATM che l’azienda non è una proprietà privata, ma una società a capitale interamente pubblico. Sono i cittadini messinesi a pagare gli stipendi di tutti, dal primo all’ultimo dipendente, dirigenza compresa. Proprio per questo, i disdicevoli comportamenti discriminatori denunciati rappresentano un affronto non solo alla dignità dei lavoratori, ma a tutta la città”.