La vicenda Visodent rappresenta una frattura nel rapporto di fiducia tra cittadini e sistema delle cure odontoiatriche. A pagarne il prezzo più alto sono, ancora una volta, i pazienti: persone che si erano affidate a strutture sanitarie oggi chiuse, lasciando sospese terapie, investimenti e speranze.
In un momento così delicato, l’Associazione Nazionale Centri Odontoiatrici (ANCOD) – che riunisce le principali realtà dell’odontoiatria organizzata in Italia – sente la responsabilità di essere presente, in modo concreto e costruttivo. Lo fa prendendo le distanze nette da modelli imprenditoriali opachi e privi di garanzie, che nulla hanno a che vedere con una visione seria, trasparente e responsabile della salute.
Già da giorni è attivo un tavolo di confronto con l’associazione dei consumatori Consumerismo e con le principali società finanziarie coinvolte, per affrontare le ricadute concrete che stanno colpendo tanti cittadini e individuare insieme soluzioni sostenibili e tempestive. È un lavoro che richiede ascolto, metodo e senso di responsabilità.
Al contempo, è in corso un’attivazione territoriale delle strutture associate ANCOD in Sicilia, per offrire – ove possibile – percorsi di riprotezione clinica ai pazienti rimasti senza riferimenti. Si tratta di un’azione, che seppur non dovuta, dimostra, ancora una volta, la differenza tra studi dentistici che difettano di una sana gestione e strutture organizzate serie e leader di settore.
“La recente vicenda Visodent – dichiara l’avv. Nicola Spadafora, Presidente di ANCOD – rappresenta una ferita per il settore odontoiatrico ma è anche l’opportunità per poter ribadire il fermo e netto distinguo tra i grandi gruppi organizzati seri, di qualità che esercitano l’attività nell’esclusivo interesse dei pazienti, e che noi di ANCOD orgogliosamente rappresentiamo, e chi, invece, abusa della loro fiducia”. “Ci siamo attivati tempestivamente – prosegue Spadafora – e abbiamo trovato in Consumerismo un’associazione altrettanto seria, interessata a valutare soluzioni concrete, frutto dell’esperienza comune al fianco di pazienti e consumatori. Faremo del nostro meglio per garantire la migliore tutela di quanti più pazienti possibile”
Consumerismo No Profit dichiara: “Stiamo lavorando prima di tutto per salvaguardare gli interessi primari dei pazienti, ovvero il loro diritto alla salute e il completamento degli interventi sospesi, parzialmente realizzati o non ancora eseguiti, viste le necessità e le urgenze. Per questo, a tutela del consumatore, abbiamo optato per un’azione ad alto e immediato impatto con gli operatori qualificati del settore. Ciò non significa che trascureremo le responsabilità di rilevanza penale nei confronti dei responsabili di questo disastro. Ci stiamo adoperando per chiudere quanto prima un accordo che riteniamo unico nel suo genere, mettendo al primo posto la ‘riprotezione dei pazienti consumatori’.”
A breve saranno rese note le modalità di supporto su cui le parti stanno convergendo per dare delle risposte concrete ai consumatori.