“Venerdì 6 giugno, la piazza è stata occupata per una preghiera collettiva in occasione dell’Eid al-Adha. Nessuna autorizzazione visibile. Donne escluse, relegate ai margini.Questa non è libertà religiosa: è discriminazione di genere in pieno centro città.Nel 2025, in Italia, non si può tollerare la cancellazione delle donne in nome della religione. Chiedo al Comune: chi ha autorizzato tutto questo? E perché si è voltato lo sguardo? La Lega vigila. A Messina le donne non si toccano, non si escludono, non si cancellano”.

Scrive così il consigliere comunale della Lega, Cosimo Oteri, in un post a corredo di un suo intervento video. Il rappresentante politico chiede venga fatta chiarezza sul “raduno musulmano” che si è tenuto a Messina la scorsa settimana, durante il quale è stata recintata parte della ex piazza del Popolo, trasformata in una moschea all’aperto. La presenza dell’Islam a Messina è notoria da tempo, ma mai prima d’ora s’era verificato un fatto del genere che ha suscitato sentimenti contrastanti.
A Messina non si sono mai verificati episodi di intolleranza con la comunità musulmana, peraltro ben integrata, ma quanto accaduto venerdì scorso ha fatto scattare l’alert.
Sull’argomento, la Polizia municipale al comando di Giovanni Giardina sta effettuando degli approfondimenti, anche perché pare che il “raduno” non fosse stato autorizzato.