“Acqua h 24″… Lo aveva promesso l’ex sindaco Cateno De Luca durante la campagna elettorale che lo portò all’elezione. Fu l’inizio della fine. I primi anni di amministrazione del “ras” di Fiumedinisi furono caratterizzati dal solito ritornello: “La colpa è di quelli che c’erano prima”.
Supportato la suo fedelissimo Salvo Puccio, il geologo che fra l’altro ebbe anche un ruolo di primissimo piano all’AMAM. “La rete è un colabrodo, ma con noi Messina avrà acqua h 24”.
Tutte balle! Messina da otto anni a questa parte, da quando ci sono i “De Luca boys” a governare la città, soffre maledettamente il problema dell’acqua corrente. In inverno il problema è attenuato dalla riduzione dell’uso domestico, ma quando le temperature iniziano a salire gli effetti di una colossale “mala gestio” si fanno sentire.
Da domenica scorsa, puntualissimo si è riproposto il “mostro”. Niente acqua in diverse zone della città, l’AMAM si è precipitata a scaricare le colpe sul fornitore dell’energia elettrica a Fiumefreddo, dove si sarebbero registrati distacchi non comunicati a detta dei vertici dell’azienda acque.
Risultato? L’acqua ormai arriva con il contagocce e tante zone – soprattutto a Nord – della città sono a secco. L’AMAM, oltre al solito rimpallo di colpe, si è messa subito in moto con le autobotti – un servizio che ha un costo -, per cercare di servire i condomini a secco da giorni, ma la sostanza cambia poco perchè è impossibile servire tutte le residenze.
Il sindaco Basile sull’argomento non ha speso una sola parola, come se il problema non lo toccasse da vicino, nemmeno il dg Puccio dice nulla. Dall’AMAM giungono scarne e frammentarie comunicazioni mentre il messinese comincia a imprecare…