I carabinieri di Vulcano hanno dato esecuzione al sequestro dell’area dei cosiddetti “fanghi” dell’isola di Vulcano. Alla base vi sarebbe il malore occorso a un turista che si sarebbe immerso nella pozza riportando serie ustioni ai piedi. Si apprende che la vittima fosse sofferente di diabete. L’uomo si trova adesso ricoverato all’ospedale Niguarda di Milano, dove peraltro risiede.
Il laghetto dalla acque benefiche era stato riaperto ad inizio giugno, dopo 5 lunghi anni di stop per un inchiesta giudiziaria generata da alcuni lavori abusivi che la “Geoterme”, proprietaria dell’area, aveva realizzato. Sotto la lente d’ingrandimento della magistratura finì la realizzazione di una barriera realizzata in prossimità delle cosiddette acque calde.
Dopo una querelle giudiziaria durata un lustro, in primavera è arrivato l’okay per la riapertura, ma con alcune prescrizioni imposte alla “Geoterme”. Domenica si è verificato l’incidente e la macchina della giustizia si è rimessa subito in moto: questa mattina i carabinieri hanno notificato il provvedimento di sequestro ed eseguito la recinzione dell’area.
Una notizia che non è stata accolta con favore dagli operatori turisti che confidavano nel rilancio della stagione attraverso la riapertura dei fanghi.