Concessa la “ristrutturazione del debito” all’ACR Messina. In poco più di 24 ore, il giudice si è pronunciato sulla richiesta avanzata dai legali della società di calcio dando la possibilità al club di spalmare e, soprattutto, ridurre il monte debiti. Chi ci va di mezzo è soprattutto il Fisco che dovrò accontentarsi della proposta che presto giungerà dall’ACR Messina.
In buona sostanza è stata bocciata la linea della Procura di Messina che aveva chiesto la liquidazione giudiziale del sodalizio benché vi fossero debiti già rateizzata con il Fisco (regolarmente pagati), mentre non vi era – e non vi sarà, visto che la procedura blocca tutte le azioni legali -, alcun decreto ingiuntivo.
L’ACR Messina a mezzo dei propri legali ha messo sul piatto l’iscrizione al campionato di serie D, per buona pace di nuovi-vecchi possibili soggetti interessati al calcio cittadino. Il sindaco riceve gente, fa videocall, come fosse il proprietario dell’ACR Messina. Gli unici interlocutori non sono sindaco e politici bensì gli attuali proprietari.
L’ACR Messina con questa decisione non solo ha messo al riparo il sodalizio, ma ne trarrà un indiscutibile vantaggio tenuto conto che il piano di ristrutturazione che sarà presentato potrà contemperare l’abbattimento del debito.
Paradossalmente, la richiesta della Procura ha fatto un bel favore al club che adesso potrà risanare i bilanci. Il tutto ovviamente è subordinato al rispetto delle scadenze, anche perché è stato nominato un commissario dal Tribunale che avrà il compito di vigilare il rispetto degli accordi.
E cosa ancor più paradossale, il club – nonostante la pesante penalizzazione – diventa più appetibile per potenziali acquirenti anche nostrani, visto che il monte debiti potrà essere abbattuto di tanto.