Il processo di risanamento delle baraccopoli di Messina prosegue sotto la guida del nuovo sub-commissario Santi Trovato, che ha inteso chiarire la posizione ufficiale in merito all’assegnazione degli alloggi e alle priorità stabilite per le categorie fragili.
In risposta a polemiche e dubbi sollevati recentemente, Trovato ha ribadito che non vi è stato alcun cambiamento nelle regole relative all’assegnazione delle abitazioni.
Chiarimento sulle priorità
Attraverso una nota ufficiale trasmessa al soggetto attuatore ArisMe e al sindaco di Messina, Trovato ha confermato che le categorie prioritarie per l’assegnazione degli alloggi sono le seguenti:
1. Invalidi civili al 100% con indennità di accompagnamento (ai sensi della legge 1 febbraio 1980);
2. Invalidi civili al 100%;
3. Beneficiari dell’art. 3, comma 3, legge 104/92.
Attualmente, sono 43 i nuclei familiari che rientrano in queste categorie prioritarie: 7 con persone invalide al 100% con indennità di accompagnamento, 20 con invalidi al 100% e 16 con beneficiari della legge 104/92.
L’assegnazione degli alloggi per questi nuclei avverrà secondo il lotto o sub-lotto funzionale individuato in collaborazione con il Comune di Messina.
Nessuna modifica agli elenchi
Il sub-commissario ha smentito le voci secondo cui ci sarebbero stati cambiamenti o azzeramenti negli elenchi delle persone fragili o fragilissime. Ha sottolineato che tali liste restano invariate e che la sua ordinanza n. 1 del 2025 non introduce alcuna novità su questo fronte. Le decisioni si rifanno integralmente a quanto stabilito dalla legge speciale in materia di demolizione, rimozione e smaltimento dei materiali di risulta, oltre che per la bonifica e la riqualificazione delle aree coinvolte.
Obiettivi futuri
Trovato ha posto particolare enfasi sulla necessità di una collaborazione continua tra le istituzioni coinvolte per completare il risanamento delle aree ancora in difficoltà. Il piano prevede la demolizione e il recupero di 65 ambiti territoriali, coinvolgendo circa 1.600 famiglie che ancora vivono in condizioni precarie.