Il consigliere comunale Libero Gioveni ha formalmente denunciato la mancata risposta da parte del sindaco di Messina e degli uffici competenti a due interrogazioni a risposta scritta presentate nell’arco degli ultimi mesi del 2024.
La segnalazione, inviata all’Assessorato delle Autonomie Locali e al Prefetto di Messina, evidenzia una violazione dell’obbligo di rispondere entro i termini previsti dalla legge alle istanze di sindacato ispettivo, come stabilito dal Testo Unico degli Enti Locali (TUEL).
Le interrogazioni inevase
Le interrogazioni oggetto della denuncia riguardano due temi di interesse pubblico:
1. Il nuovo porticciolo per feluche e natanti in zona Ganzirri/Papardo, sul cui iter di realizzazione Gioveni aveva richiesto chiarimenti con un’interrogazione protocollata il 30 agosto 2024.
2. L’impegno di spesa di 17.000 euro a favore della parrocchia “Santa Maria delle Grazie” di Bordonaro, oggetto di una seconda interrogazione presentata il 21 novembre 2024, accompagnata da una richiesta di accesso agli atti.
Secondo Gioveni, nonostante siano trascorsi i termini di legge di 30 giorni previsti per le risposte, il sindaco e gli altri destinatari non hanno fornito alcuna risposta né documentazione utile.
“Un diritto negato ai cittadini”
Il consigliere ha sottolineato come tale comportamento comprometta non solo il diritto dei consiglieri comunali a svolgere il proprio mandato in maniera efficace, ma anche il diritto della cittadinanza a ricevere trasparenza sulle attività amministrative.
Durante una seduta consiliare dell’8 gennaio 2025, Gioveni ha diffidato verbalmente l’Amministrazione a rispondere entro otto giorni, senza ottenere risultati.
“Le risposte alle interrogazioni non sono solo un obbligo istituzionale, ma un segno di rispetto verso i cittadini e verso il ruolo del Consiglio Comunale,” ha dichiarato Gioveni, aggiungendo che i temi trattati sono di grande rilevanza per i servizi alla cittadinanza e per la legittimità delle procedure amministrative.
La segnalazione alle autorità competenti
Nella segnalazione inviata alle autorità regionali e prefettizie, Gioveni chiede di valutare il comportamento del Sindaco e dei destinatari delle interrogazioni e di adottare provvedimenti per garantire il rispetto dei diritti dei consiglieri comunali e, di conseguenza, della cittadinanza.
Il TUEL e l’obbligo di risposta
L’articolo 43 del TUEL stabilisce chiaramente che il sindaco o gli assessori delegati devono rispondere alle interrogazioni consiliari entro 30 giorni dalla loro presentazione. Tale norma è rafforzata dai regolamenti interni del Comune di Messina, che ribadiscono l’obbligo di garantire trasparenza e tempestività nei rapporti tra Amministrazione e Consiglio.
Le richieste di Gioveni
Il consigliere invita le autorità a verificare la mancata osservanza di tali obblighi e a prendere i provvedimenti necessari per tutelare il diritto alla trasparenza e alla buona amministrazione.