Aggressione in un locale, quattro indagati

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Aggressione in un locale, quattro indagati

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sabato 17 Agosto 2024 - 15:28

I carabinieri della Stazione di Brolo e gli agenti del del commissariato di pubblica sicurezza di Capo d’Orlando, nell’ambito di un’operazione congiunta, hanno dato esecuzione oggi a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale di Patti, Ugo Molina, su richiesta della procura guidata da Angelo Vittorio Cavallo, nei confrontidi quattro soggetti, di età compresa tra i 20 e 22 anni, tre dei quali già destinatari di Daspo Urbano emessi dalle Questure di Messina e Catania, responsabili, in concorso tra loro, del reato di lesioni personali gravi commesso a Brolo il 24 luglio.

Il provvedimento restrittivo deriva dall’esito delle indagini condotte congiuntamente dai militari della Stazione dei Carabinieri di Brolo e dal personale del Commissariato di Capo d’Orlando, avviate subito dopo l’aggressione avvenuta nella nottata del 24 luglio sia all’interno che all’esterno di un locale pubblico che si trova sul lungomare di Brolo.

Le investigazioni, condotte in perfetta sinergia tra i due reparti operanti, sin dalle fasi immediatamente successive all’evento, attraverso la raccolta di dichiarazioni rese dalle persone offese e dai testimoni oculari, l’acquisizione e la disamina di registrazioni video, in parte diffuse anche via web, in particolare su social network, hanno permesso di identificare tutti gli autori delle azioni delittuose contestate, di ricostruire l’intera dinamica dell’evento e le condotte dei singoli indagati, che consistevano in aggressioni caratterizzate da ferocia, efferatezza e brutalità.

Gli elementi raccolti hanno permesso di delineare i futili motivi delle aggressioni patite dalle persone offese, la prima delle quali è scaturita dall’invito rivolto da una di esse a un indagato, a cui era stato semplicemente chiesto di rispettare la fila per poter usufruire del bagno, visto che con prepotenza aveva tentato di evitarla.

Ne è conseguita una prima violenta aggressione, anche attraverso l’uso di bicchieri e bottiglie utilizzati come armi, per colpire ancora più violentemente i malcapitati, anche al viso e alla testa.

Gli indagati, agendo “in branco”, hanno posto in essere aggressioni, in rapida successione tra loro e proseguite anche all’esterno del locale, nei confronti dei soggetti intervenuti a difesa del primo.

Le vittime hanno fatto tutte ricorso a cure mediche per le lesioni gravi riportate a seguito dei colpi ricevuti alla testa, al volto e in varie parti del corpo.

La visione delle immagini acquisite hanno consentito di riscontrare le condotte degli indagati anche in ordine a danneggiamenti compiuti, durante l’allontanarsi dal locale, su auto e motoveicoli in sosta.

Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per gli indagati vale comunque il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva ai sensi dell’art. 27 della Costituzione.

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