Tre punti d’oro che valgono la salvezza virtuale e chissà tengono accesa la fiammella della speranza con il decimo posto (occupato da Sorrento e Foggia) distante una sola lunghezza. Trentasei giorni dopo il Messina torna a vincere nell’occasione speciale dello scontro diretto contro il Monterosi Tuscia. Partita “elettrica”, condizionata dall’importanza della posta in palio. Un primo tempo dai tanti errori lo inaugura l’arbitro Mirabella di Napoli che nega il rigore (l’ennesimo) a Dumbravanu sul tocco di braccio di Bittante. Poche occasioni, la più clamorosa di Vano con Fumagalli sempre attento. Dominano paura e sbadigli, ma la prima frazione cambia la sua storia tra il 44esimo e il 48esimo minuto con la rete di Rosafio servito da Zunno, che entra in gioco anche nell’azione del raddoppio con l’assist dello stesso Rosafio per il quinto gol stagionale di Plescia, il più bello ed importante perché spedisce il Messina al riposo con un doppio vantaggio. Nella ripresa, la squadra di Modica prima si accontenta del 2-0, tenendo i ritmi bassi fino al minuto 27 con il diagonale vincente di Eusepi che buca Fumagalli. Il Messina accusa il colpo, ma reagisce subito creando diverse opportunità, l’imprecisione per due volte di Giunta e l’egoismo di Zunno non modificano il risultato. Tensione e adrenalina pura fino all’ultimo secondo, poi il triplice fischio che sancisce la preziosa vittoria del Messina. E domenica prossima, al “Massimino”, c’è il derby con il Catania che i giallorossi potranno giocare senza particolari assilli di classifica.