Elly Schlein a Messina per dire no al Ponte: “Qui per questa bellissima terra”

Michele Bruno

Elly Schlein a Messina per dire no al Ponte: “Qui per questa bellissima terra”

venerdì 22 Marzo 2024 - 17:13

La segretaria del PD, Elly Schein è arrivata oggi a Messina, accolta da un gran numero di cittadini e di abitanti di Torre Faro, oltre ad attivisti e giornalisti, per dire No al Ponte sullo Stretto. Schlein ha risposto alle domande dei giornalisti e si è fermata al termine della visita per qualche minuto per ascoltare i presenti che la fermavano e fare qualche selfie. Presente il gruppo cittadino di attivisti ed eletti del Partito Democratico, tra cui i consiglieri comunali Alessandro e Antonella Russo (il primo prenderà presto il posto di consigliere lasciato da Maurizio Croce), l’on. Calogero Leanza (deputato all’Ars), il segretario regionale del PD Antony Barbagallo, l’ex deputata della Camera Maria Flavia Timbro, nomi noti nel partito locale come Armando Hyerace e Domenico Siracusano. Da notare la presenza anche dell’ex sindaco Renato Accorinti (che abbiamo intervistato qui) e del segretario generale di Cgil Messina, Pietro Patti.

Di fronte alla stampa (qui il video), Schlein, preceduta dall’intervento del segretario Barbagallo, ha ribadito il suo no a quello che definisce “un progetto sbagliato, dannoso e anacronistico”. Ha spiegato che “la recente relazione fatta con il contributo di un comitato tecnico scientifico ha mostrato come non siano state fatte nemmeno le prove del vento e la necessaria zonizzazione sismica. Tutta questa fretta è dovuta a interessi elettorali, mentre non si ha a cuore questo territorio. Per questa terra servono investimenti per migliorare la mobilità adesso, e non tra dieci, vent’anni. Strade e ferrovie non sono all’altezza dei tempi e i siciliani e i calabresi non sono cittadini di serie B. La scelta di fare il Ponte è stata portata avanti sottraendo risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, che servivano a queste regioni per fare altre cose. Noi siamo qui per ascoltare questa comunità e le sue preoccupazioni e le sue proposte. Siamo qui per ribadire la nostra contrarietà a questo progetto, e ci tengo a ricordare che abbiamo presentato per questo un esposto contro questa opera assieme al segretario dei Verdi Angelo Bonelli e a quello di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni”.

Ha risposto anche sul tema delle europee, affermando che “il PD vuole vincere queste europee e dimostrare che c’è un’alternativa seria a un Governo indietro su tutto e in particolare sulle infrastrutture, un Governo diviso su tanti temi e preoccupato più di fare campagna elettorale. Noi invece siamo qui per ascoltare il territorio, piuttosto che per le elezioni”.

Si è poi svolto il comizio pubblico (qui il video) moderato da Giacomo D’Arrigo (candidato dal PD messinese alle scorse politiche), che ha anche fatto un intervento. Prima della segretaria del PD hanno preso la parola Antonella Russo, Anthony Barbagallo, il prof. Guido Signorino (in rappresentanza del Comitato Invecedelponte), Mariella Valbruzzi (in rappresentanza del Comitato No Ponte Capo Peloro), Mariolina De Francesco (a rappresentare gli espropriandi), e Pietro Patti.

Schlein, accolta dagli applausi dei presenti, ha ringraziato la città per l’accoglienza ed ha detto “è bello essere qui con voi oggi, siete tantissime e tantissimi. Voglio dire una cosa con emozione e orgoglio, il Partito Democratico è da nord a sud convintamente con voi, per fermare il progetto del Ponte sullo Stretto. Non risponde ai bisogni concreti delle persone che vivono in questa meravigliosa terra. Abbiamo contestato la mancanza di chiarezza e trasparenza nei confronti dei cittadini. Come è stato possibile che abbiano modificato un vecchio progetto in una notte? Qui c’è in ballo la vita delle persone e non è questa la serietà che serve in questi casi. 68 criciticità sono state sollevate dal comitato tecnico, ma non sono state date risposte. Dicono che si deve fare tutto in fretta, ma chi la vuole questa fretta? È solo campagna elettorale. Siamo qui perché tutto il Paese deve parlarne e si deve sentire la vostra voce. Ringrazio i comitati No Ponte per la mobilitazione e la campagna che stanno portando avanti. Siamo noi quelli che vogliono fermare lo sviluppo, come ci accusa Salvini? No, è questo Governo Meloni che sta tardando sugli investimenti del Pnrr bloccando le imprese e i comuni. Tagliano risorse ai territori senza dire come poi le recupereranno, come col Ponte, per il quale hanno sottratto risorse a Sicilia e Calabria. E non abbiamo sentito nulla da parte di questi presidenti di Regione di centrodestra che hanno accettato tutto per interessi di parte. Chi mi ferma qui in Sicilia mi chiede perché abbiamo strade dissestate e ferrovie vecchie nel 2024? Un’altra questione è quella del diritto all’acqua, per cui si affronta un problema di scarsità”.

E poi ha intrecciato le battaglie locali con quelle nazionali, parlando di una battaglia che gli sta molto a cuore, “ed è una battaglia del partito ovunque, quella per la sanità pubblica universale. Stanno tagliando le risorse e intanto le liste di attesa si allungano e gli ospedali si svuotano, non è civiltà questa. Per un banale esame bisogna aspettare un anno e mezzo, o peggio per una visita oncologica. Vogliono un sistema sanitario in cui chi è ricco si fa curare dai privati e chi no non si cura. Usano le risorse per altro. Non è sciatteria, ma proprio una scelta politica consapevole”.

Ha continuato: “Un’altra delle nostre battaglie è quella per un lavoro dignitoso e un salario minimo, perché sotto 9 euro l’ora non è lavoro. La destra ha un problema con i poveri, infatti ha anche cancellato l’unico strumento di supporto al reddito che esisteva. Dobbiamo batterci anche per la scuola pubblica ed un accesso all’istruzione che sia uguale per nord e sud. E per questo diciamo no all’autonomia differenziata. Non si è mai vista una patriota che divide in due il Paese. Il Governo non ha fatto neanche un investimento sulla casa e sull’edilizia pubblica, anzi hanno tolto il fondo per gli affitti di 330 milioni che aiutava tante famiglie. Noi vogliamo riproporlo e triplicarlo questo fondo. Non vogliamo lasciare nessuno indietro”.

Ha infine concluso ricordando la messinese Angela Bottari, che in Parlamento si è battuta per le donne depositando la prima proposta di legge della storia italiana contro la violenza sessuale.

Michele Bruno.

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