Centrale termoelettrica Duferco, il Comitato: “Cga decida con serenità”

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Centrale termoelettrica Duferco, il Comitato: “Cga decida con serenità”

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venerdì 01 Marzo 2024 - 09:00

Il Comitato dei cittadini contro l’inquinamento nella valle del Mela intervìene sulla questione giudiziaria riguardante la centrale termoelettrica Duferco di Giammoro, cui si oppongono perché la considerano un impianto inquinante. Attualmente Duferco ha fatto appello al Consiglio di giustizia amministrativa Sicilia per poter riottenere l’autorizzazione per lo stabilimento.

“Mercoledì 28 febbraio si è svolta al CGA di Palermo l’udienza pubblica sul ricorso riguardante la centrale termoelettrica recentemente realizzata dalla Duferco a Giammoro. Negli ultimi anni il nostro comitato si è battuto contro questo nuovo impianto inquinante, insieme a vari cittadini, all’Associazione T.S.C. ed all’ARCI provinciale.La valle del Mela da decenni versa in una situazione di emergenza ambientale e sanitaria, con eccessi di varie patologie riconducibili all’inquinamento industriale, che rendono necessari urgenti interventi di risanamento e di riduzione dell’inquinamento.Le istituzioni regionali e nazionali non solo hanno omesso tali interventi, ma hanno anche autorizzato questo nuovo impianto senza un adeguato piano di monitoraggio delle emissioni e senza stabilire precisi limiti complessivi.La Raffineria di Milazzo rimane senz’altro l’eco-mostro responsabile della maggior parte dell’inquinamento nella valle del Mela, contro cui ci siamo battuti e ci continueremo a battere. Nel frattempo non possiamo permettere che la situazione venga peggiorata dal sorgere di altri impianti inquinanti.Per ben due volte i ricorsi che abbiamo promosso al TAR Catania hanno portato all’annullamento dell’Autorizzazione rilasciata dalla regione in favore della centrale termoelettrica proposta dalla Duferco. L’estate scorsa quest’ultima ha fatto appello al CGA, a cui spetta adesso la decisione finale. Rimaniamo fiduciosi che il collegio giudicante, tra cui figura come relatore il messinese Giovanni Ardizzone, ex presidente dell’ARS, decida serenamente, senza farsi condizionare da eventuali pressioni politiche e/o da parte di potentati economici”.

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