“Da città munnizza” a modello da esportare, Messina sfata il mito

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“Da città munnizza” a modello da esportare, Messina sfata il mito

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giovedì 01 Febbraio 2024 - 19:31

“Da città della munnizza a modello da esportare” Messina celebra il risultato raggiunto in tema di rifiuti e raccolta differenziata e lo fa raccontando il percorso intrapreso e mostrando i numeri. C’è un prima e dopo che racconta come la città ha cambiato volto.

Di questo si è parlato nel corso dell’evento “65% e oltre! Efficienza e Sfide in Sicilia: Riduzione, Riutilizzo, Riciclo e Recupero. La virtuosa gestione dei rifiuti nella Città metropolitana di Messina,” che si è svolto presso Palazzo Zanca.

Un incontro fondamentale per affrontare le sfide cruciali della gestione dei rifiuti in Sicilia.

“Nel 2018 – ha affermato il sindaco Federico Basile – io ero direttore generale e sindaco era Cateno De Luca. Questa città era conosciuta come la città della munnizza. La società che si occupava della raccolta dei rifiuti non pagava gli stipendi, non riusciva a garantire la raccolta differenziata che era ai minimi storici. Nel 2018 con De Luca sindaco è stata avviata una vera rivoluzione che noi abbiamo proseguito. Abbiamo messo in atto scelte coraggiose e ci siamo avviati su un percorso virtuoso che oggi ci restituisce un risultato importante.  Questi risultati sono frutto di una progettualità e di investimenti ma anche e soprattutto della città e dei cittadini che hanno compreso e si sono adeguati.  Oggi possiamo proporci come modello, per noi parlano i numeri.  Ognuno ha fatto la propria parte, ma possiamo e dobbiamo fare meglio.  La perseveranza, la resilienza e l’impegno della Messina Servizi sono protagonisti del risultato che oggi celebriamo guardando al futuro.  Certamente abbiamo bisogno che anche il governo regionale faccia la sua parte perché le scelte politiche pesano e da soli possiamo arrivare fino ad un certo punto. Quindi l’appello è rivolto al Governo regionale affinché cambi rotta in tema di rifiuti e abbia finalmente il coraggio di mettere fine ad una gestione discutibile del settore.”

È toccato alla presidente della Messina Servizi Mariagrazia Interdonato raccontare come è cambiata la gestione dei rifiuti e quali sono gli obiettivi che oggi la società si prefigge.

“La nuova gestione dei rifiuti nella Città di Messina – ha raccontato Mariagrazia Interdonato – è partita a gennaio 2019, quando la raccolta dei rifiuti per circa l’82% era svolta con cassonetti stradali (raccolta RSU indifferenziato) e la percentuale di raccolta era circa il 18% effettivo. Dopo la necessaria pianificazione e la predisposizione del piano industriale, il nuovo servizio e la nuova organizzazione sono stati attivati a partire da settembre 2019.

L’ultimo cassonetto stradale è stato rimosso a maggio 2021, dopo soli 32 mesi. La percentuale di raccolta differenziata a regime (anno 2022) ha superato il 43%, raggiungendo un anno dopo la percentuale del 53% ponendo Messina all’ottavo posto tra tutte le città con popolazione oltre 200.000 abitanti.

La nuova organizzazione dei servizi è stata concepita ed attuata secondo l’obiettivo del raggiungimento dei livelli di raccolta differenziata previsti dalla normativa (65%) e dell’attivazione del servizio porta a porta integrato in tutto il Comune di Messina.

Senza la raccolta differenziata a Messina i costi di smaltimento in discarica sarebbero stati decisamente più alti.

In realtà con l’aumento dei costi di smaltimento i minori costi nel periodo 2017-2023 sono stati pari a 43 Milioni di Euro.

Dati di assoluto rilievo che hanno consentito al comune di Messina di affrontare la situazione dell’innalzamento dei costi di smaltimento con un minore impatto rispetto agli altri comuni metropolitani della Sicilia.

Sappiamo di avere delle criticità con cui dobbiamo confrontarci, tra queste la carenza degli impianti, la necessità di coinvolgere maggiormente gli utenti, ma siamo sulla strada giusta.

Messinaservizi in cinque anni ha raggiunto obiettivi concreti grazie al proprio management, composto da donne e uomini che hanno sposato un progetto ambizioso.

Abbiamo dimostrato che anche in una città metropolitana del sud Italia si può fare la raccolta differenziata, raggiungendo e superando le grandi città del centro e nord Italia.

Tutto questo attraverso una gestione virtuosa anche dal punto di vista economico e finanziario grazie al supporto dell’amministrazione comunale.

La società ha realizzato dalla sua costituzione (anno 2017) ben 5 esercizi in utile post imposte e rispettando tutti gli impegni con i propri fornitori accrescendo la propria credibilità, il proprio rating e la propria reputazione, dimostrando che anche una società pubblica può essere virtuosa. Per noi il risultato raggiunto, conclude la presidente Mariagrazia Interdonato, rappresenta un ennesimo punto di partenza per fare meglio guardando ai grandi obiettivi che ci poniamo: diventare un gestore di ambito territoriale e realizzare e gestire nuovi impianti di trattamento rifiuti”.

Intervento video per l’ex sindaco di Messina Cateno De Luca che ha avviato questo percorso durante la sua sindacatura:

“Quando mi sono insediato, ha affermato Cateno De Luca, la raccolta differenziata non esisteva. Messina era conosciuta come la città della munnizza e delle baracche. E questi sono stati da subito i primi due grandi obiettivi che mi sono prefisso. Abbiamo fatto una grande scommessa puntando anche sull’esperienza che avevo maturato da sindaco di Santa Teresa di Riva dove ho introdotto la raccolta differenziata eliminando i cassonetti e applicando il principio della raccolta porta a porta. Santa Teresa di Riva oggi ha superato l’80% di raccolta differenziata. A Messina abbiamo rilanciato confrontandoci ovviamente con una realtà diversa anche per conformazione geografica. Abbiamo iniziato questo percorso potenziando la società Messina Servizi e agendo sull’attività di sensibilizzazione e repressione. Abbiamo portato avanti una vera e propria guerra agli zozzoni che ha dato i suoi risultati. Abbiamo fatto oltre 8mila sanzioni per violazione delle norme ambientali. Tutte le scelte attuate ci hanno condotto al raggiungimento del 50% di raccolta differenziata. Il ringraziamento va ovviamente alla società, all’amministrazione ma soprattutto ai cittadini che hanno compreso. Il risultato di Messina è ancora più soddisfacente se guardiamo al dato generale. Ci siamo riusciti nonostante in Sicilia il piano rifiuti è ancora carta straccia e mancano le infrastrutture per lo smaltimento dei rifiuti. In Sicilia il dato relativo alla percentuale di raccolta differenziata è aumentato perché Messina con grande coraggio ha avviato questo percorso di cambiamento raggiungendo numeri importanti. Adesso c’è un nuovo obiettivo, bisogna andare oltre il 65%. Non c’è dubbio che il modello Messina oggi può essere adottato anche dalle altre città metropolitane.”

“Oggi, ha affermato il direttore generale del comune Salvo Puccio, è stato sancito il percorso virtuoso che ha portato a far diventare eccellenza ciò che era solo una criticità. Da quando Cateno De Luca ha avviato la rivoluzione di Messina si parla solo bene. Merito a Federico Basile per aver continuato investendo nella linea già tracciata. Grazie a Giuseppe Lombardo, Mariagrazia Interdonato (ma a loro per tutta la Messinaservizi Bene Comune ) per aver raggiunto traguardi impensabili. Oggi abbiamo avuto i complimenti di rappresentanti di consorzio ed associazioni del settore che hanno confermato quanto diciamo da qualche tempo. Messina ha fatto il suo, adesso tocca a chi deve aiutare la Messina, ma soprattutto il resto della Sicilia, a raggiungere livelli ottimali sul ciclo integrato dei rifiuti; l’impiantistica!”

“È un momento di confronto importante, ha sottolineato il presidente della Srr SRR Messina Area Metropolitana Danilo Lo Giudice, Un momento per illustrare i risultati dell’ambito di competenza della Srr Area Metropolitana che chiude il 2023 oltre il 60% nei 47 comuni che la coinvolgono. Se da un lato questi dati ci confortano e ci fanno ben sperare, al contempo è necessario che la Regione Siciliana sia da supporto per la realizzazione dell’impiantistica in Sicilia, che rappresenta la criticità più elevata e per altro consentirebbe ai comuni di diminuire notevolmente i costi abbassando la tariffa per i cittadini che sono i veri protagonisti di questa strategia.”

A prendere la parola anche l’on. Giuseppe Lombardo, già presidente della Messina Sevizi: “Il modello Messina per la Sicilia che vogliamo. 65% e oltre non è il nostro obiettivo solo per la città di Messina, ormai a portata di mano, ma per tutta la Sicilia così come previsto dalle direttive europee già dal 2012. Purtroppo Catania e Palermo per scelta politica, a differenza di Messina, fanno restare la regione all’ultimo posto fra le regioni d’Italia per raccolta differenziata. Per riscattare la nostra terra dalla continua gestione commissariale dei rifiuti bisogna rompere con le logiche del passato che hanno fatto diventare un costo, che grava tutto sui cittadini, un guadagno fuori dai confini della regione per chi governa ancora in Sicilia il sistema dei rifiuti.”

L’intervento e la partecipazione dei protagonisti del mondo dei consorzi di filiera che operano nel settore dei rifiuti a 360 gradi ha confermato la bontà del lavoro svolto dalla città di Messina. “Messina, è il coro unanime che emerge a margine dell’incontro, ha le carte in regola per diventare un modello.”

“Nel settore della carte e del cartone, ha affermato Carlo Montalbetti Direttore Consorzio COMIECO, la città di Messina registra il migliore risultato di raccolta al sud, seconda solo a Bari. Trai capoluoghi del Sud con ab>100.000, Messina è al secondo posto per raccolta di carta e cartone effettuata nel 2023.”

“La percentuale di differenziata di Messina, nel 2022, ha ribadito il responsabile CONAI per il centro sud Fabio Costarella, ha superato per la prima volta il 53%. Gli sforzi stanno dando i risultati che, in un quadro di criticità regionale, rafforzano ancora di più l’impegno del Comune e di Messina Servizi. Questo è il momento di impegnarsi ancora di più perché la città metropolitana faccia un deciso passo avanti per raggiungere il 65% di raccolta differenziata.”

“Messina, ha ricordato Francesca Mazzarella Direttrice Fondazione UTILITATIS, è la più virtuosa delle città metropolitane della Sicilia. La percentuale della raccolta differenziata si attesta al 53,5%, oltre 10 punti in più rispetto alla percentuale del 2021 (42,9%), superando il valore di raccolta differenziata della Sicilia. Purtroppo, si evidenzia la carenza di infrastrutture regionali. l Sud Italia continua infatti a presentare un significativo deficit impiantistico che non consente la piena circolarità delle risorse, contribuendo inoltre al differenziale di spesa per il servizio di igiene urbana con altre zone del Paese.”

Dello stesso tenore gli interventi di Andrea Campelli Direttore Relazioni Esterne e Comunicazione Consorzio COREPLA, Carmine Pagnozzi Direttore Generale Consorzio BIOREPACK, Roccandrea Iascone Responsabile Comunicazione e Relazioni Esterne RICREA, Calogero Picone Referente Sicilia bandi ANCI-CoReVe, Massimo Centemero Direttore Generale del Consorzio Italiano Compostatori, Andrea Massimiliano Lanz Responsabile del Centro Nazionale dei rifiuti e dell’economia circolare-Ispra, Filippo Brandolini Presidente UTILITALIA.

Le conclusioni sono state affidate a Calogero Giuseppe Burgio Dirigente Generale del Dipartimento dell’Energia della Regione Siciliana.

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