Risanamento, Gioveni: “Alcune aree dimenticate, serve nuovo censimento”

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Risanamento, Gioveni: “Alcune aree dimenticate, serve nuovo censimento”

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mercoledì 31 Gennaio 2024 - 09:51

Realizzare un nuovo censimento delle baraccopoli, da integrare a quello già realizzato in precedenza. È quanto richiesto dal capogruppo in Consiglio comunale Libero Gioveni in una nota indirizzata al sub commissario al Risanamento Marcello Scuria. Il consigliere comunale, pur elogiando il lavoro sin’ora svolto durante le operazioni di sbaraccamento, evidenzia che vi sarebbero aree dimenticate dal piano di Risanamento di Messina.

“Mi preme evidenziarle – si legge nella nota – la necessità di avviare un nuovo censimento (integrativo rispetto all’ultimo effettuato) che possa includere nelle già esistenti aree di Risanamento anche altre che risultano essere state dimenticate, precisando, ad ogni buon conto, che non si tratta di zone in cui qualche “furbetto” di turno abbia alzato su in poche ore e di recente la classica dimora di fortuna.

“La ragione di tale formale richiesta nasce soprattutto dal fatto che, in base a delle verifiche effettuate, qualche nucleo con all’interno soggetti “fragilissimi” e che si ritrova a vivere in autentici tuguri da anni, abbia presentato la relativa istanza, che però in atto non può essere presa in considerazione da codesta struttura commissariale perché, appunto, la zona in questione non risulta essere inserita nelle aree censite (un ultimo caso riguarda una famiglia di via Vallone a Camaro).

“Pertanto, in virtù di quanto sopra esposto e ribadendo il mio compiacimento per il lavoro sinergico che si sta portando avanti per cancellare la secolare piaga del Risanamento nella nostra città, il sottoscritto consigliere comunale chiede la disposizione con urgenza dell’avvio di un nuovo censimento delle aree in cui insistono altre piccole porzioni di baraccopoli, con il duplice obiettivo sia di completare il quadro generale delle famiglie aventi diritto ai sensi di legge, sia di consentire ad altre in possesso dei requisiti legati alla disabilità, di avere soddisfatta, al pari di quelle ritenute “regolari” risultando nel vigente censimento, l’istanza presentata”.

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