Ponte. Barbagallo: “Specchietto per le allodole del Governo per definanziare opere in Sicilia”

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Ponte. Barbagallo: “Specchietto per le allodole del Governo per definanziare opere in Sicilia”

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mercoledì 20 Dicembre 2023 - 16:13

Questo governo dietro lo specchio per le allodole del Ponte sullo Stretto continua il definanziamento di opere significative per la Sicilia. Continua con la mancanza di trasferimento di risorse adeguate e con l’insopportabile prelievo di altri 300 milioni di euro, oltre al miliardo già preventivato, dal Fondo di sviluppo e coesione in violazione dello Statuto della Regione Siciliana e dell’autonomia delle Regioni. Uno Scippo e un furto che denunceremo in ogni sede”. Lo ha detto il segretario regionale del PD Sicilia e capogruppo in commissione Trasporti, Anthony Barbagallo intervenendo oggi alla Camera nel corso del dibattito sulla legge di delegazione europea.

“Quelle risorse erano e sono di competenza della regioni – ha aggiunto – ed erano già state destinate per il miglioramento delle strade secondarie, per gli interventi relativi alla depurazione e per il completamenti di infrastrutture significative in sicilia. Con il parere contrario del relatore di maggioranza il governo getta definitivamente la maschera e svela – ha proseguito – la sua manifesta posizione apertamente contro il Sud e la Sicilia in particolare”.

Rispetto al principio di insularità, inserito recentemente nella Costituzione , avrebbe inoltre imposto scelte diverse da parte dell’esecutivo. Che invece, a proposito, in particolare del caro voli, si è rivelato del tutto insoddisfacente. “Sono infatti miseramente fallite – ha affermato – le azioni tanto strombazzate dal ministro Urso con il decreto Asset che annunciava pomposo ‘ore contate per il caro biglietti’. In queste ore, ahimè, è in atto l’ennesima spregiudicata azione ai danni dei cittadini siciliani e del Sud Italia sul costo dei biglietti aerei. A farne le spese i tanti studenti, i lavoratori, i turisti. I proclami del Governo si sciolti come neve al sole dinanzi alle potenti compagnie aeree. Insomma – ha concluso -, un governo debole coi forti e forte con i deboli”.

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