Ritardi esenzione Tari: Oteri attacca, Cicala risponde

Michele Bruno

Ritardi esenzione Tari: Oteri attacca, Cicala risponde

venerdì 08 Dicembre 2023 - 11:26

Il consigliere comunale di Forza Italia Cosimo Oteri interviene con una nota sui ritardi nella consegna delle graduatorie di esenzione o riduzione della Tari e critica l’assessore Roberto Cicala.

“Con la presente il sottoscritto Cons. Comunale Cosimo Oteri, ritiene inaccettabili le giustificazioni date al già preannunciato ritardo nello stilare le graduatorie di riduzione o esenzione Tari 2023. Con ogni probabilità l’assessore interessato ha mal calcolato i tempi di consegna ed il numero di domande che sarebbero pervenute agli uffici, sia in modalità cartacea che digitale, la soluzione digitale ha spesso riscontrato problemi come ad esempio un blocco per persone che sono nate all’estero, sistemato dopo varie segnalazioni oppure il blocco circa un avviso che riportava all’ utente la notifica che la domanda era già stata presentata, come in ogni piattaforma digitale dunque ci sono delle falle, ovviamente queste persone sono state costrette a protocollare in maniera cartacea le proprie domande oppure inviarle alla pec del protocollo del comune di Messina.

Cosimo Oteri

Il consiglio comunale stesso (non solo le forze di opposizione) si è espresso a favore anche del formato cartaceo poichè doveroso venire in contro alle persone che non hanno dimestichezza coi servizi telematici, dunque senza appunto usare alcuna forma discriminatoria, probabilmente l’assessore non conosce la realtà di molte famiglie messinese, scrive di CAF che hanno aiutato i cittadini a compilare la domanda cartacea piuttosto che telematica, nessun CAF di Messina era autorizzato a farlo né esiste una convenzione tra comune e CAF che dava possibilità di farla, dunque che ognuno faccia il proprio lavoro, se il dipartimento è carente di personale l’assessore si faccia carico col sindaco di provvedere ad un aumento di forze umane, considerate anche le assunzioni che arriveranno attraverso gli ultimi concorsi o in ogni caso anziché lamentare possibili ritardi dovuti a domande cartacee avrebbe dovuto pensare a possibili affidamenti esterni del servizio come peraltro fanno in partecipate comunali.

Infine aggredire coloro che hanno presentato domanda cartacea aizzando le lamentele di chi ha presentato domanda telematicamente è un atto di fomentazione sociale e questo è molto grave, contrario ad ogni tipo di approccio democratico nonché da amministratore interessato al popolo senza alcuna distinzione”.

È arrivata anche la risposta dell’assessore Cicala:

“L’Amministrazione decide di destinare una quota di 733.000 € di fondi propri del bilancio comunale per agevolazioni TARI anno 2023 secondo una graduatoria basata sul valore di ISEE da 0 € a max 13.500€. Nella proposta di delibera portata in Consiglio comunale viene illustrato che le domande dovranno essere presentate attraverso una piattaforma digitale con autenticazione SPID e Carta identità digitale per far sì che si arrivi celermente ad una graduatoria, che non vi siano errori, e aspetto altrettanto importante, che si attui un sistema di trasparenza assoluta. Viene specificato altresì che sarà possibile delegare altro soggetto per chi è sprovvisto dello strumento digitale, ad esempio uffici di patronato, parrocchie, onlus, associazioni di volontariato, consulenti, commercialisti, parenti, amici, etc.. Purtroppo, una parte del consiglio comunale – prosegue Cicala – dal PD, a Fratelli d’Italia, Forza Italia, alla Lega e il gruppo Ora Sicilia, ha deciso che le domande dovessero essere presentate anche in maniera cartacea, contro ogni regola che invita i Comuni ad implementare ogni processo di digitalizzazione, attraverso un emendamento alla proposta di delibera dello Scrivente.

In centro Roberto Cicala, assieme a Rossana Carruba e al sindaco Federico Basile

La protesta di Oteri appare quindi alquanto bizzarra per due ordini di motivi, primo perché è lui che ha proposto emendamento e l’ha votato per consentire di inoltrare le domande cartacee (in allegato l’emendamento), • secondo perché l’assessore Cicala ha sia in seduta di commissione che di consiglio ribadito più e più volte che qualora le domande fossero state presentate in cartaceo, non si sarebbe potuto erogare il contributo di riduzione TARI 2023 nella bolletta di saldo 2023.

Non è poi altrettanto vero che tutto il consiglio comunale ha proposto e votato l’emendamento, ma solo i componenti di Forza Italia, PD, Fratelli d’Italia, Lega e Ora Sicilia. I consiglieri di maggioranza hanno manifestato attivamente di essere contrari all’emendamento ed ovviamente hanno votato contrario”.

In dettaglio l’assessore Cicala spiega “sono pervenute 8.816 domande di cui quasi il 50% cartacee, che per la lavorazione, cioè per il controllo dei documenti allegati di identità e di ISEE e per l’inserimento in un gestionale di tutti i dati presenti nella domanda per stilare la graduatoria, obbligherà il Comune ad un dispendio di energie, risorse ed inevitabilmente allungherà i tempi di erogazione della riduzione. La piattaforma non ha avuto disservizi, avendo ricevuto 4.516 domande, né il consigliere Oteri si può accampare a ipotetici possibili blocchi che le piattaforme digitali possono avere, perché è utile ricordare che è stato attivato anche un servizio di Help Desk telefonico a supporto della compilazione dei dati necessari. Il passaggio al digitale non è assolutamente un atto discriminatorio verso quelle persone che non hanno i mezzi per poter presentare la domanda, perché nella proposta di delibera era stata specificata la possibilità di delegare altro soggetto per la presentazione delle domande, ad esempio uffici di patronato, parrocchie, onlus, associazioni di volontariato, consulenti, commercialisti, parenti, amici, ricordando ancora una volta che era comunque attivo anche un servizio di help-desk telefonico.

Si fa presente inoltre al consigliere Oteri, che il Comune ha anche attivato da tempo uno sportello SPID che permette ai cittadini il rilascio fornendo la prima fase di autenticazione necessaria, sportello che è stato parte importante durante la presentazione delle domande di iscrizioni alla MENSA scolastica, dove sono state ricevute più di 3.500 domande per l’iscrizione al servizio, tutte attraverso autenticazione SPID, aiutando chi non lo possedeva e permettendo loro il rilascio, mettendo quindi tutti i cittadini nelle stesse condizioni di accesso ai servizi digitali. Oggi il servizio mensa funziona in maniera digitale, dalla domanda, al pagamento, passando dalle comunicazioni con la scuola e con la cucina per comunicare presenza o cambi di menù ovvero comunicare intolleranze, anche per un singolo pasto.

Per concludere in merito invece all’oggetto della nota – aggiunge l’assessore Cicala – l’istruttoria di 4.251 domande cartacee, comporterà inevitabilmente un tempo di alcuni mesi di lavorazione, e considerato che non si può mai arrivare a completare la graduatoria entro il 12 dicembre, giorno in cui saranno emesse le bollette di saldo 2023, il contributo per la riduzione della TARI 2023 andrà nella bolletta del 2024, in pagamento da giugno prossimo”.

Interviene anche il sindaco Federico Basile:

“L’impegno di questa Amministrazione è quello di colmare il GAP digitale tra i cittadini. La politica corretta è quella di aiutare coloro che non riescono oggi ad accedere ai servizi digitali fornendo loro gli strumenti per mettersi al pari degli altri e non quello di lasciare servizi vecchi ed obsoleti, costosi e lenti, rimanendo indietro digitalmente in Italia e sprecando risorse per attività inutili. Messina ha voglia di essere una città digitale al pari delle altre Città metropolitane con l’obiettivo di attivarsi continuamente per fornire ai propri cittadini servizi sempre più smart, e soprattutto utilizzando tutte le tecnologie oggi presenti sul mercato per ridurre costi inutili e fornire servizi sempre più rapidi”,

Michele Bruno.

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