Ponte, stimati oltre 33 mila posti di lavoro e una crescita del PIL di 19,7 miliardi

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Ponte, stimati oltre 33 mila posti di lavoro e una crescita del PIL di 19,7 miliardi

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martedì 21 Novembre 2023 - 10:45

Manca ormai meno di un anno all’avvio dei cantieri relativi al Ponte sullo Stretto di Messina, previsto per l’estate 2024, e la maggior parte delle stime economiche continua a confermare che il progetto del Ponte si configura come un catalizzatore cruciale per l’economia italiana. Con una spesa complessiva stimata di 12,3 miliardi di euro, l’opera mastodontica promette di generare un impatto significativo su diversi aspetti chiave dell’economia nazionale.

Secondo recenti stime di OpenEconomics, società italiana di consulenza economica, il Ponte contribuirà a incrementare il PIL del paese di ben 19,7 miliardi di euro. La creazione di posti di lavoro è un altro punto di forza del progetto. Si prevede che saranno creati 33 mila posti di lavoro stabili per l’intera durata dei lavori del Ponte. Questo non solo allevierà la pressione sul fronte dell’occupazione, ma contribuirà anche a migliorare la qualità della vita per numerose famiglie italiane, specie del Mezzogiorno, considerato che il settore delle costruzioni ha sempre rappresentato un volano per lo sviluppo dell’economia del Sud.

L’impatto sociale ed economico si rifletterà anche nei bilanci familiari. L’arricchimento del reddito familiare è stimato in 18,7 miliardi di euro. Questo flusso di entrate potrebbe generare un effetto a cascata, stimolando la spesa interna e sostenendo il tessuto economico delle comunità coinvolte nel progetto. Non meno rilevante è l’aspetto fiscale. Il Ponte sulla Stretto di Messina è proiettato per generare entrate fiscali significative, di circa 8,8 miliardi di euro. Questa iniezione di fondi nelle casse dello Stato può rivelarsi preziosa per finanziare altri progetti pubblici o ridurre il debito nazionale.

Insomma, se lo si analizza da un punto di vista prettamente economico, il Ponte sulla Stretto di Messina si prospetta come un elemento chiave per stimolare l’economia italiana in generale e del Sud in particolare. Stime alla mano, il progetto rappresenta un investimento strategico che potrebbe plasmare positivamente il futuro economico del paese, con benefici tangibili in termini di PIL, occupazione, reddito familiare ed entrate fiscali.

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