Con le dimissioni del professor Salvatore Cuzzocrea dal ruolo di rettore dell’Università di Messina, la corsa all’ermellino entra pienamente nel vivo. Il professor Michele Limosani, uno dei due candidati a rettore dell’Ateneo peloritano per il prossimo sessennio, oltre a ribadire la necessità di stabilire quanto prima un calendario delle elezioni, ha evidenziato che bisogna applicare correttamente lo Statuto dell’Ateneo per quel che riguarda il voto degli studenti.

“Ritengo opportuno, alla luce di quanto accaduto in questi giorni e della situazione di incertezza in cui l’Ateneo si è venuto a trovare, che il Decano avvii immediatamente un’interlocuzione con i candidati alla carica di Rettore. – dichiara il professor Limosani – È evidente l’urgenza di fissare il calendario elettorale, ma non è questo l’unico tema da affrontare. Ritengo indispensabile, infatti, che venga innanzitutto data risposta alle istanze della componente studentesca, che chiede un allineamento tra il regolamento elettorale e lo Statuto”. Il direttore del dipartimento di Economia fa riferimento a quanto rivendicato nei giorni scorsi da alcuni senatori accademici della compagine studentesca, i quali hanno lamentato che, diversamente da quanto avviene normalmente per l’elezione dei direttori di Dipartimento, agli studenti è stato attribuito un numero di voti decisamente più basso in occasione delle ultime elezioni del rettore, che nel 2018 hanno visto trionfare il professor Salvatore Cuzzocrea con l’oltre 70 percento delle preferenze.

“Lo Statuto del nostro Ateneo assegna alla componente studentesca un peso del voto pari al 30% della somma dei suoi rappresentanti nelle elezioni dei dipartimenti (art. 28, comma 2) come in quelle del Rettore (art. 9, comma 1, lettera e). – hanno dichiarato nei giorni scorsi i senatori accademici Fabrizio Sbilordo, Aurelio Mirko Bringheli, Gabriele Antonino Portaro, Francesco Chimenz e Chiara Furlan – Vengono così assegnati alla componente studentesca 64 voti da attribuire proporzionalmente ai vari candidati alla carica di Rettore alle prossime elezioni. La corretta applicazione dello Statuto trova piena rispondenza in tutte le elezioni dei Direttori di Dipartimento. Al contrario, nell’ultima tornata elettorale per l’elezione del Rettore (marzo del 2018), sono stati erroneamente assegnati alla componente studentesca soltanto 3 voti, a fronte di oltre 1300 voti attribuiti a docenti e personale tecnico-amministrativo, sottraendo al computo della nostra componente circa sessanta voti”.

Sempre in materia di diritto di voto, il professor Limosani sottolinea che bisogna riconoscere il diritto di voto al personale appartenente alla categoria Elevate Professionalità (EP) del Policlinico universitario di Messina che, ad oggi, risulta negato: “Altra problematica aperta è il diritto di voto del personale EP del Policlinico. – prosegue Limosani – Occorre riconoscere agli EP l’elettorato attivo, come peraltro avvenuto in passato, dando piena dignità a questa figura professionale. Sono dipendenti dell’Università (hanno firmato il contratto di impiego con il Rettore) e hanno il diritto di partecipare alle elezioni per il rinnovo del vertice dell’Ateneo. Auspico che questa richiesta possa essere condivisa da chi aspira alla carica di Rettore.

“Mi auguro che il Decano possa fornire un immediato riscontro, nella consapevolezza di come, in questo momento più che mai, sia necessario dare certezze alla comunità accademica e garantire assoluta trasparenza nelle procedure”.