Messina senz’acqua, La Fauci interroga sindaco e Amam: “Inaccettabile”

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Messina senz’acqua, La Fauci interroga sindaco e Amam: “Inaccettabile”

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mercoledì 20 Settembre 2023 - 10:30

Dopo i problemi ripetuti di carenza idrica in tutta la città di Messina, dovuti a guasti (soprattutto agli impianti di Torrerossa e Bufardo) e problemi alla condotta, sia in questi giorni che lo scorso agosto, che hanno portato numerosi disagi ai cittadini, stanchi ormai di questa situazione, interviene il consigliere comunale di Ora Sicilia Giandomenico La Fauci:

«Ho presentato un’interrogazione urgente ai vertici dell’amministrazione e dell’AMAM per conoscere la reale condizione del servizio idrico della nostra città. Per l’ennesima volta, infatti, siamo di fronte a uno stato di emergenza che non fa altro che aggiungersi a una “normalità” di carenza di erogazione idrica.Sono troppe le zone della città in cui una normale presenza dell’acqua corrente è un miraggio. Una condizione inaccettabile e alla quale nessuno ha mai dato una risposta precisa.

L’ultima emergenza vissuta nei giorni scorsi si è trasformata nel punto di non ritorno. Lo stato delle cose non può essere più tollerato in assenza di risposte. Al sindaco Basile e alla presidente Bonasera, infatti, abbiamo tutti da porre delle precise domande a cui dovrebbero rispondere con precisione assoluta.La prima domanda riguarda lo stato reale dell’infrastruttura idrica che conduce l’acqua a Messina.

Qual è la condizione dei nostri acquedotti? Dobbiamo rassegnarci al fatto che ogni ondata di maltempo porti in eredità un guasto con relativa emergenza idrica? Una situazione inaccettabile. Come lo è la modalità in cui l’acqua viene erogata nelle varie zone della città.

Sono tantissime le segnalazioni ricevute che denunciano come l’acqua sia presente solo per poche ore al giorno e in scarsissima quantità. La domanda è solo una: perché? Per questi motivi, allora, ho presentato un’interrogazione nella quale pongo queste precise domande ad amministrazione e AMAM, a cui aggiungo la richiesta di un resoconto dettagliato di tutti i disservizi e le emergenze di questo ultimo anno. Sono sicuro, purtroppo, che il numero finale non sarà irrisorio. Sintomo, questo, del gravissimo stato di emergenza che stiamo vivendo ed a cui ci stiamo amaramente abituando».

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