“Ma la concessione demaniale è stata revocata?”. Se lo chiede Gianfranco Colosi, già gestore della struttura di Mortelle. Una domanda alla quale qualcuno dovrebbe dare risposta, dopo che nei giorni scorsi la Gazzetta del Sud, ha riacceso i riflettori su quello che è un autentico scempio.

“Non capisco perché non siano state avviate le procedure di revoca tenuto conto che la legge parla chiaro. Il mancato uso dell’area demaniale per più di sei mesi determina la decadenza. Non entro nel merito dei pagamenti, ma se fossero state avviate le procedure magari qualche altro privato avrebbe potuto fare rinascere uno dei luoghi più belli della città”.

Aggiungo un amareggiato Colosi, che para anche da cittadino che ha casa nella zona e che non riesce ad accedere al mare.

“Altro aspetto non meno importante – aggiunge Colosi – è il diritto che viene negato ai residenti di raggiungere il mare. Infatti, i passaggi sono sbarrati e soprattutto le persone con mobilità ridotta sono impossibilitate a raggiungere la spiaggia. Questo non è possibile, si deve intervenire subito e restituire la zona alla pubblica fruizione”.

Un discorso a parte va fatto per lo stato di abbandono della struttura, all’interno della quale la notte si rifugiano i tossicodipendenti.