“Noi, Taormina” contro De Luca: “Perché sono state revocate le nostre delibere”

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“Noi, Taormina” contro De Luca: “Perché sono state revocate le nostre delibere”

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martedì 13 Giugno 2023 - 18:32

“Noi, Taormina” va al contrattacco e risponde all’azione amministrativa di Cateno De Luca.
“A un esame più attento della delibera della Giunta con la quale sono state revocate 14 delibere della giunta precedente vengono fuori le modalità di agire di questa “nuova” amministrazione. La motivazione a supporto di questo taglio senza criterio è che le delibere non corrispondono al programma dell’attuale sindaco. Infatti, esse sono state adottate da un altro sindaco per finalità ben chiare e motivate. Facciamo qualche esempio: bitumazione della via Fontana Vecchia, riparazione della fognatura a Villagonia, gestione bagni in piazza IX Aprile, corridoi di lancio a Isolabella, Mazzeo e Mazzarò. Tutte cose che si dovranno obbligatoriamente fare. Allora, perché revocare le delibere già esitate?
Secondo punto: nelle premesse si dice che alcune delibere sono contra legem, ovviamente guardandosi bene dal dire quali e per quale motivo. Altro modo di presentare le cose. Si fa un totale di 409.737,91, facendo immaginare una spesa pazza. Falso. L’incarico per la redazione del PUG, piano regolatore (106 mila euro circa), è coperto dal contributo della Regione che funziona a rimborso. Inoltre, l’asfalto della via Fontana Vecchia (30.000 euro) è coperto con un contributo del Ministero che, se non speso entro luglio, viene ritirato. I contributi alle associazioni (Orchestra a plettro, Orchestra mandolinistica Gioviale, Banda musicale di Mazzeo, Piccolo coro) sono calcolati per il triennio, in modo da far pensare a cifre esorbitanti. Si tratta, in tutto di 47.500 euro nel 2023 in cambio di oltre venti concerti ed eventi già programmati. Per esempio, la banda Bellini ha già suonato per le feste religiose di questi giorni. Alla fine dei conti non si tratta di 409 mila euro, ma di 178.300.000 euro. Ci chiediamo che significato abbia questa manovra scandalistica e fatta nottetempo, davanti a pizzette e arancini, facendo artatamente scorrere l’orario oltre la mezzanotte per dare l’idea dei lavoratori indefessi. Che pena”

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