Beni culturali, SiciliaAntica: “Largo S. Giacomo lasciato nuovamente all’incuria”

red..me

Beni culturali, SiciliaAntica: “Largo S. Giacomo lasciato nuovamente all’incuria”

red..me |
sabato 03 Giugno 2023 - 08:30

“L’attuale amministratore del Comune di Messina, nonostante goffi tentativi di salvaguardia del bene pubblico, resta, nei fatti, incurante nei confronti dei siti storici e archeologici della città. Il destino dei resti archeologici di Largo S. Giacomo è stato amaro: riportati alla luce per poi essere lasciati di nuovo nell’oblio”. Sono parole dure quelle di Nicolò Maggio, dottorando in Scienze umanistiche presso l’Università di Messina nonché esponente di SiciliaAntica Messina, associazione messinese che si occupa della valorizzazione di beni e siti archeologici di Messina.

L’associazione, composta perlopiù da storici e archeologi formatisi all’Università di Messina, negli anni passati si è occupata della riqualifica, a titolo del tutto gratuito, di importanti siti archeologici di Messina. Per Maggio Largo S. Giacomo è uno dei simboli di beni culturali messinesi abbandonati a sé. Importante sito archeologico situato alle spalle del Duomo, Largo S. Giacomo era stato ripulito lo scorso settembre da PuliAmo Messina, altra associazione messinese che si occupa della valorizzazione dei beni pubblici. In assenza però di interventi di manutenzione ordinaria da parte dell’Amministrazione comunale, Largo San Giacomo è ricaduto nuovamente nel degrado dopo pochi mesi. “Oggi quell’area di elevato pregio storico ed artistico, alle spalle del Duomo, – spiega l’esponente di SiciliaAntica – è deturpata e resa quasi invisibile dall’incolta vegetazione spontanea che ricopre i resti di una storia che sarebbe, invece, da tutelare e valorizzare”.

In passato anche SiciliAntica si era occupata della riqualifica di siti archeologici, come l’Antiquarium di Palazzo Zanca e il monastero di San Filippo Superiore, uno dei più antichi monasteri siciliani edificato nel 1100 da Ruggero II di Sicilia. Siti però che sono andati incontro allo stesso destino di Largo S. Giacomo: “Contesto simile per il monastero di S. Filippo Superiore, di fondazione normanna, e per l’Antiquarium di Palazzo Zanca, che conserva resti archeologici di pregio altissimo, in grado di ricostruire la storia di Messina dall’età greca all’età medievale. Entrambi i siti sono ridotti ad uno stato di incuria vergognoso”, denuncia l’esponente di SiciliaAntica.

L’Antiquarium di Palazzo Zanca
Esterni del monastero di San Filippo Superiore

“Versano in situazioni critiche anche le antiche carceri della fortezza di Matagrifone, di Cristo Re, risalenti all’età del Gran Conte Ruggero ed utilizzata e rinforzata da Riccardo Cuor di Leone. – prosegue Maggio – Anche qui SiciliaAntica si è attivata per una valorizzazione e fruizione pubblica delle carceri che, ad oggi, sembra venga piuttosto ostacolata mentre il loro stato appare critico.

“L’amministrazione Basile si è già messa in moto solo teoricamente per venire incontro alle sopracitate criticità: soliti proclami e bandi dubbi – a vantaggio di associazioni e singoli che sostengono De Luca sin dai primordi – sembrano, più che una ventata d’aria fresca, un ulteriore soffiare sul fuoco dell’indifferenza”.

Un commento

  1. Alberto Maioli de Pazzi di Valguarnera 5 Giugno 2023 9:05

    A Messina c’è poco da salvare , salviamo quello.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta