Sfida playout: Gelbison Messina per la salvezza

Michele Bruno

Sfida playout: Gelbison Messina per la salvezza

venerdì 05 Maggio 2023 - 14:22

Si avvicina la sfida di andata dei playout al Raffaele Guariglia di Agropoli tra Gelbison e Messina, decisiva per la salvezza. Domani alle 15 l’incontro. Oggi è andata in scena la conferenza stampa pre-partita di Mister Ezio Raciti.

“Una partita come questa sfugge da quello che è il contesto normale di una partita di campionato. Tra l’altro loro hanno cambiato allenatore e hanno cambiato modulo di gioco, perciò sarà poco veritiero l’incontro che è stato fatto nel girone di ritorno qualche mese fa – ndr in cui il Messina aveva vinto – e questa è una partita dove l’aspetto emotivo è predominante. Perciò basta avere alcuni concetti in mente poi il resto dovrebbe essere naturalmente messo in campo dai calciatori”. Così ha esordito il Mister.

Sulla preparazione mentale e la lettura dei due confronti, ha detto:

“Non credo che sia fondamentale o decisiva quella di domani però non è neanche una partita di 180 minuti. è una partita che dobbiamo andare ad affrontare nei 90 minuti. Dobbiamo avere come obiettivo il risultato positivo. Non possiamo permetterci di gestire l’eventuale partita in 180 minuti ma dobbiamo cercare di ottenere il più possibile nei primi 90”.

Per Raciti il gruppo si è allenato “con molta professionalità, con tanta attenzione, con voglia di andare a prendere questo risultato che finalmente speriamo ci porti a questa salvezza che sul campo abbiamo più volte dimostrato di meritare. Però tutto quello che abbiamo fatto non conta più. Ormai è una partita secca e dobbiamo essere pronti a giocarcela come una finale. dobbiamo cercare di ottenere il più possibile”.

“Sono tutti disponibili – ha spiegato – tranne Mallamo che è fermo da un po’ ormai, Versienti che ha un problema alla caviglia e Celesia squalificato. Gli altri sono disponibili, chi in migliori condizioni, chi magari un po’ meno. Siccome però 90 minuti si possono gestire anche solo sotto l’aspetto nervoso conta poco anche questo. Alla fine conta il modo di stare in campo l’approccio e la determinazione che ci mettono i giocatori”.

Riguardo alle gestione della tensione l’allenatore ha chiarito che “chi ha più esperienza ed è più navigato magari soffrirà meno la tensione, abituati a fare magari altri tipi di partita con altri obiettivi categorie diverse però poi alla fine quando entri in campo la tensione c’è per tutti. Chi ha esperienza la gestisce in modo diverso, però chi è responsabile sa che è una partita importante e di conseguenza è normale che senta questa responsabilità addosso. Naturalmente sui più giovani rischia di essere più incisiva. Magari pesa un po’ di più. Stamattina dicevo ai ragazzi di non farsi prendere dall’ansia, perché l’ansia ti consuma le forze già senza neanche iniziare. Dobbiamo essere bravi a gestire le emozioni”.

Il tecnico dei peloritani ritiene che anche l’avversario “abbia la voglia anche di incidere sul risultato della prima partita, perché poi alla fine sono due partite diverse. Non so come l’hanno preparata, non so che tipo di tensione vivono. Sicuramente l’allenatore ha giocato a livelli dove l’emozione, se non la gestisci, ti mangia. Il loro percorso settimanale potrebbe essere stato simile al nostro o magari opposto però poi in campo le motivazioni sono uguali per tutte e due le squadre. Noi in più, rispetto a loro, abbiamo un blasone e una città da salvaguardare”.

E infine ha chiarito, parlando della stagione vissuta e del suo percorso con il Messina: “l’unica cosa che ci dobbiamo portare dal campionato e dal nostro percorso è la consapevolezza che abbiamo un’identità. La consapevolezza che siamo una squadra forte e questo basta. Per il resto tutto è azzerato”.

Michele Bruno.

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