Il ritorno sulla scena di Accorinti carica i No Ponte

Michele Bruno

Il ritorno sulla scena di Accorinti carica i No Ponte

venerdì 07 Aprile 2023 - 17:47

È il ritorno sulla scena di Renato Accorinti. Come se non si fosse mai fermato. Eppure, un lungo silenzio aveva seguito la sconfitta elettorale del 2018. Probabilmente l’eterno leader del Movimento No Ponte aveva incassato il colpo. Ma i lottatori più forti si rialzano e tornano a colpire. Ed oggi Accorinti era a Torre Faro con il portavoce dei Verdi Angelo Bonelli e con il referente siciliano di Europa Verde Mauro Mangano a trascinare gli animi dei No Ponte, come ha sempre fatto. Si è preso la scena, anche più del raffinato e più tranquillo deputato di Alleanza Verdi Sinistra. Quando inizia a parlare si sa, non si ferma più, diventa un fiume in piena. Ci ha anche concesso un’intervista, sullo sfondo dello Stretto.

Il ritorno sulla scena di Accorinti e la magia dello Stretto.

Un panorama, che secondo l’Ex Sindaco di Messina, rischia di essere deturpato dal Ponte:

“E’ talmente evidente anche a un bambino che tra le due torri principali e centinaia di altre torri e pilastri e travi che non finiscono, ci sarà una devastazione. Quelli principali sono chiaramente molto devastanti. Il complesso sparirebbe e tutte queste persone che hanno le ville qua se ne potranno andare perché qui dovrebbero sorgere, secondo questi progetti, le due torri principali. L’Europa si è già pronunciata contro questo tipo di infrastruttura perché questa è una zona già protetta. Ci ritentano, ci hanno messo altri 340 milioni, ne hanno spesi altri centinaia prima. Sono soldi pubblici questi, non sono soldi di privati. Perché non facciamo le cose utili? Perché non mettono delle navi ecologiche? Quattro navi in più in modo da avere un trasporto marittimo veramente efficiente. Lo abbiamo chiesto da sempre ai ministri dei trasporti, non lo hanno mai fatto. Un’opera che è un’infinita colossale ed anche fosse finita non servirebbe a nulla, perché il resto è il deserto. Abbiamo un binario unico in quasi tutta la Sicilia. Il 30% è a gasolio. ma ci rendiamo conto? I tempi di percorrenza sono una cosa vergognosa. Da Roma in su anzi, da Salerno in su c’è l’alta velocità. Con quella arrivi in tempi normali”.

E ha aggiunto:

“Nel Mediterraneo ci sono tre stretti. Questo è un luogo magico, il luogo della mitologia, della bellezza. Bonelli mi ha chiesto ‘Dimmi un luogo simbolo dove fare la conferenza’. Gli ho detto veniamo qui perché poi le immagini tramite Angelo, che è segretario nazionale dei Verdi, faranno il giro del Paese. Bisogna far vedere qual è il posto dove si vuole far passare un’opera devastante, inutile e costosissima. Un pozzo senza fine”.

Il ritorno sulla scena di Accorinti. La flotta comunale e gli altri obiettivi da Sindaco.

Nel Programma dell’Amministrazione Accorinti c’era la “flotta comunale” in alternativa al Ponte. Accorinti spiega perché non fu raggiunto quell’obiettivo e ricorda diversi punti del programma di allora, tra iniziati e raggiunti:

“Una questione era quella dei tempi. Un’altra quella della mancanza di fondi. E i debiti che avevamo erano giganteschi. L’avremmo fatta se avessimo continuato. Abbiamo fatto milioni di cose comunque. Progetti come la via don Blasco, Il Porto di Tremestieri… Abbiamo fatto fare l’appalto per 72 milioni. Tantissime sono le opere che abbiamo rimesso in funzione. Messinambiente era devastata e siamo ripartiti con Messinaservizi. Abbiamo cominciato la raccolta differenziata. Ma inutile fare l’elenco delle cose che abbiamo fatto. Ciò che conta è che l’abbiamo fatta senza fare un imbroglio. Non ho fatto un atto clientelare in 5 anni e questo fa la differenza. Con quello che c’è stato in questa città, dove il clientelismo era la normalità, con noi neanche un atto clientelare…”.

Lo Stretto come Patrimonio dell’Umanità.

No Ponte: Bonelli a Torre Faro

E un obiettivo era quello di fare dello Stretto di Messina un Patrimonio dell’Umanità riconosciuto dall’Unesco, proposito non del tutto abbandonato però:

“Anche lì purtroppo non siamo riusciti. Avevamo istituito però una commissione con dei professori universitari e anche ricercatori esperti sui vari settori… È complesso lo Stretto di Messina. Ci sono unicità a mai finire. Ci vogliono biologi marini, ma abbiamo messo insieme una bella equipe. Doveva continuare, ora l’ho chiesto a Bonelli!”

Disagi e priorità…

Ci saranno per lui problemi ovunque a Messina, per via dei cantieri:

“Il progetto parte da qua, ci sono gallerie, ferrovie… Non ci stanno neanche 100 anni, però devastano uno dei luoghi più sacri e più belli del mondo”.

Ed oltre ai trasporti, ci sono altre priorità per Messina, al posto del Ponte, per Accorinti:

“Ma perché non fanno le cose utili? Berlusconi aveva detto che nella primavera nel 2002 dopo il Ponte si sarebbe fatto tutto il resto. È un imbroglio, tant’è vero che non lo hanno fatto e non hanno fatto tutto il resto. Di quelle belle proposte che ha fatto Berlusconi non è stato fatto niente per la Sicilia. Si potevano fare cose molto importanti: la messa in sicurezza del territorio è una di quelle cose fondamentali, è la vera grande opera! Si sono già dimenticati di Giampilieri e dell’alluvione!”

Michele Bruno.

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