Sindacati: “Mancate indennità a dipendenti Comune”

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Sindacati: “Mancate indennità a dipendenti Comune”

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giovedì 06 Aprile 2023 - 12:07

I sindacati Fp Cgil, Uil Fpl, Csa e Silpol scrivono al  Sindaco di Messina Federico Basile, al Direttore Generale Salvo Puccio, al Segretario Generale Rossana Carrubba, ai Dirigenti, alla Corte dei Conti di Palermo, all’ANAC, all’Organismo Indipendente di Valutazione del Comune di Messina e al Collegio dei Revisori dei Conti, rilevando “erronee procedure nell’attribuzione del salario accessorio ai Dipendenti del Comune di Messina e una mancata liquidazione delle indennità contrattuali nell’anno 2021/2022″.

“È del tutto inverosimile oltre che irregolare continuare a non corrispondere talune indennità riferibili al CCDI 2021 e nella fattispecie ai lavoratori aventi diritto di quattro Dipartimenti dell’Ente Comune di Messina, penalizzati rispetto agli altri dipendenti dello stesso Ente, per un ammontare di risorse il cui importo si aggirerebbe intorno a €120.000,00.

È altrettanto grave che a fronte di ripetuti solleciti e messe in mora, di diffide ai sensi e per gli effetti del disposto art. 2, comma 9/bis della legge 241/90, gli impegni assunti con i sindacati dai vertici dirigenziali dell’Ente vengono puntualmente disattesi”.

               Le organizzazioni sindacali riportano questi dubbi nel documento, chiedendo i motivi:

• dei ripetuti comportamenti omissivi nel rispetto dei tempi contrattualmente previsti per la liquidazione del salario accessorio dei dipendenti;

• minacce e procedure sanzionatore vengano applicate solo ai dipendenti e non a quei dirigenti accusati dal Segretario Generale, dott.ssa Rossana Carrubba, di disattendere i criteri stabiliti nel contratto decentrato;

• si attribuisca la responsabilità al dirigente dei servizi finanziari, dott. A.Cama, di bloccare e/o restituire i provvedimenti di liquidazione in Ragioneria, atteso che allo stesso, a parere degli scriventi, dovrebbe competere l’attestazione della loro copertura finanziaria ed in tal senso l’espressione di parere favorevole o non in ordine alla loro regolarità contabile;

• non si tenga conto del danno economico arrecato a tutti i dipendenti inseriti negli atti contestati;

• si preferisca alimentare contenziosi che inevitabilmente scaturiranno da questi comportamenti volutamente dilatori, anziché scongiurarli.

“Appare evidente – continuano nel documento – che detti interrogativi non possono essere lasciati senza risposta né restare privi delle azioni conseguenti.

In questo contesto assai nebuloso e tormentato c’è qualcosa che ci lascia sbalorditi che riguarda la pubblicazione di atti concernenti la liquidazione di una maggiorazione del 10% relativa all’indennità di posizione apicale nell’Area di appartenenza prevista per i dirigenti che hanno ricoperto la carica di Capo Area nel periodo che va dal 2010 al 2019.

Liquidazione avvenuta con i provvedimenti dirigenziali nn° 2465 e 2466 del 22/03/23 e n°2546 del 23/03/23 del dipartimento servizi finanziari per un importo complessivo di € 87.353,91 riguardante, in questa fase, 3 dirigenti attualmente in servizio;

I superiori provvedimenti dirigenziali, a parere degli scriventi, appaiono in netta contrapposizione con quanto riportato nella corposa documentazione di cui alla deliberazione di Giunta Municipale n. 207 del 15/05/2020, nella quale vengono ricostruiti scrupolosamente, nel rispetto dei vincoli normativi vigenti, i fondi della dirigenza nel periodo 2010-2019 per il trattamento accessorio di detta categoria e nel contempo viene certificata l’illegittimità delle somme liquidate in eccesso, per un importo complessivo di € 3.091.384,55, in ossequio alle determinazioni del Segretario Generale/Direttore Generale n°2734 del 16/03/2019 e n°3342 del 10/04/2020.

Non si è a conoscenza, peraltro, di atti ulteriori che abbiano apportato rettifiche e/o modifiche al sopra citato provvedimento di G.M. riguardo la quantificazione dell’importo illegittimamente percepito dai dirigenti, propedeutico e necessario a giustificare queste recenti liquidazioni”.

“Tanta solerzia e determinazione – concludono – nel procedere ed adempiere alle previsioni contrattuali dei dirigenti, a dispetto dei pareri contrari espressi dai revisori dei conti, della mancanza di sottoscrizione di contratti decentrati da parte delle organizzazioni sindacali, appare incomprensibile, così come appare altrettanto incomprensibile tanta titubanza e ritardo nel liquidare il salario accessorio spettante ai dipendenti, a dispetto della corretta costituzione dei fondi, dei contratti decentrati sottoscritti da tutte le OO.SS., sempre corredati da pareri favorevoli dei revisori dei conti e dall’ARAN.

Si ritiene a tal fine necessario interessare il Segretario Generale, dott.ssa Rossana Carrubba, affinché nell’ambito delle sue competenze attui, così come previsto per legge ex art 147bis Decreto Legislativo 267/2000, il controllo successivo degli atti onde verificarne la piena legittimità delle determinazioni dirigenziali sopra riportate.

Per ultimo, stante l’atteggiamento dilatorio nell’applicazione di norme di legge che attengono evidentemente ad insorgenza di sicuri contenziosi e di conseguenti responsabilità contabili e patrimoniali si interessa l’On. Corte dei Conti ed Anac per i provvedimenti che riterranno opportuno adottare”.

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