No Ponte: da Torre Faro è ripartito il Movimento

Michele Bruno

No Ponte: da Torre Faro è ripartito il Movimento

lunedì 27 Marzo 2023 - 13:50

E’ ripartito ieri mattina, da una manifestazione pubblica molto partecipata a Torre Faro, il Movimento No Ponte.

Dopo il decreto del Ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che stabilisce la volontà di costruire il Ponte e riesuma la Stretto di Messina Spa, e le dichiarazioni favorevoli della Commissaria europea Adina Valean, i contrari non ci stanno e scendono in strada.

No Ponte: da Torre Faro è ripartito il Movimento

I tre comitati Spazio No Ponte, InvecedelPonte e No Ponte Capo Peloro, che insieme costituiscono il Movimento, si sono dati appuntamento e hanno riempito il villaggio della zona nord di Messina. Persone di tutte le età, giovani e anziani, ed anche militanti di diverse estrazioni politiche, nonché abitanti delle zone della Calabria toccate dalla tematica.

Tra i presenti, volti storici del movimento, come l’ex assessore Daniele Ialacqua, l’ex consigliere comunale Gino Sturniolo, il giornalista Antonio Mazzeo.

No Ponte: da Torre Faro è ripartito il Movimento. I motivi.

“Parafrasando un famoso slogan si potrebbe dire Tremate Tremate i Noponte son tornati. Chi pensava infatti che il movimento Noponte avesse buttato la spugna dovrà ricredersi dopo le participate assemblee del 12 dicembre scorso e di domenica 26 Marzo. Alla conferenza stampa di Martedì 28 Marzo annunceremo le altre iniziative di tutto il Movimento Noponte e del neonato comitato Noponte Capo Peloro che nasce soprattutto dai residenti di Torrefaro e Ganzirri perché non staremo sicuramente con le mani in mano a guardare la distruzione delle nostre case, del nostro territorio, della nostra vita” spiega Ialacqua, esponente del nuovo comitato, a margine dell’evento.

No Ponte: da Torre Faro è ripartito
Daniele Ialacqua e Gino Sturniolo, esponenti dei due comitati Capo Peloro e Spazio No Ponte

Sono tanti infatti i motivi per cui i militanti dicono no. Uno appunto è il nodo degli espropri, che colpirebbero molte famiglie della zona nord. Il notevole numero di cantieri che si apriranno in Città, con problemi di viabilità e vivibilità che si possono prevedere.

No Ponte: da Torre Faro è ripartito

I costi del Ponte infatti sono un altro nodo. La considerano un’opera “faraonica” e costosa. Ancora, la scarsa ricaduta occupazionale, secondo le loro previsioni.

E i problemi ambientali legati all’impatto sul paesaggio e le coste e sugli ecosistemi, marini, botanici e del cielo. Si sono espresse contro anche importanti associazioni ambientaliste come Legambiente e WWF.

Domani mattina quindi una conferenza stampa per fare il punto e rilanciare la lotta.

Michele Bruno.

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