Cas, ripartono i concorsi sospesi per “parentopoli”

Il presidente del Cas, Filippo Nasca, lo scorso 6 marzo, aveva annunciato “urbi et orbi” di avere sospeso alcuni concorsi al Cas perchè fra i candidati ammessi alla prova orale vi sarebbero stati troppi parenti dei dipendenti.

Sospesi per 30 giorni, ma di fatto le procedure sono andate ugualmente avanti, tenuto conto che il prossimo aprile, i candidati sono stati già convocati a mezzo Pec per sostenere la prova orale.

Le selezioni “fintamente” sospese riguardano quattro funzionari direttivi di area amministrativa, due istruttori di area amministrativa, un funzionario contabile, due funzionari direttivi di area tecnica (di cui uno per l’area impiantistica e uno per l’area informatica) e un istruttore di area informatica e digitalizzazione della pubblica amministrazione.

In tutto, sarebbero sei i casi sospetti al vaglio dei nuovi vertici del Cas, che ora si concentreranno su come sono stati strutturati i bandi per capire se fosse consentita un’ampia partecipazione o se fossero stati invece ritagliati ad hoc per favorire l’ingresso di candidati che avevano legami di parentela con i dipendenti.

Non è dato sapere l’esito delle verifiche condotte dalla governace del Cas sulle presunta “parentopoli”, ma di sicuro c’è che i candidati ammessi all’ora sono stati già convocati nei termini di legge.

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