Ponte: “Entro luglio 2024 l’approvazione del progetto”

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Ponte: “Entro luglio 2024 l’approvazione del progetto”

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giovedì 16 Marzo 2023 - 10:56

Riparte il progetto per la realizzazione del Ponte sullo Stretto, per la quinta volta da oltre 50 anni a questa parte. A darne la notizia è il Sole 24 Ore, spiegando che sarebbe pronto l’apposito decreto legge che dovrà essere esaminato questo pomeriggio dal Consiglio dei ministri.

“In pochi mesi sono stati recuperati 10 anni di vuoto. Contiamo di approvare il progetto esecutivo entro il 31 luglio del 2024 e poi partire con i lavori”, spiega il vicepremier nonché ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini al quotidiano Il Sole 24 Ore.

“La bozza di decreto punta sul ripristino dei contratti cancellati con il
consorzio Eurolink e con Parsons in qualità di project manager dell’opera a
partire dalla data di approvazione del progetto definitivo. Unica eccezione
riguarderà l’attività di monitoraggio ambientale in corso d’opera, per la
quale il decreto chiama in camp Sogesin, società in house del ministero
dell’Ambiente e del MIT”, si legge nell’articolo.

“Grazie alla determinazione del Premier Meloni, del ministro Salvini e alla squadra dei Ministri al Governo, è destinato a diventare realtà il sogno di generazioni di siciliani di avere un collegamento stabile tra l’Isola e il Continente. Con un decreto-legge viene posta la prima pietra giuridica di un’infrastruttura destinata a segnare in positivo lo sviluppo futuro della Sicilia, che dall’Unità d’Italia ha pagato lo scotto di un ormai inaccettabile isolamento fisico dal resto della Nazione. Vengono così superati gli anacronistici pregiudizi di chi si è opposto con ogni mezzo al Ponte sullo Stretto, avanzando le scuse più incredibili per bloccare un’opera di avanguardia ingegneristica e innovativa che susciterà anche l’interesse e la curiosità di milioni di turisti e visitatori di tutto il mondo. Un fatto concreto di eccezionale valenza con un rigido cronoprogramma di un Ponte che verrà realizzato in parallelo al nuovo sistema ferroviario interno all’isola, che proprio in questi giorni ha ricevuto il via libera dal sistema bancario Europeo. Due colpi assestati dal Governo centrale a favore dello sviluppo, che lasciano ben sperare il popolo siciliano che per troppi anni ha dovuto subire le chiacchiere di chi, invece, voleva relegare la Sicilia e il Sud al perenne sottosviluppo”.

E’ la reazione dei parlamentari siciliani di Fratelli d’Italia, i senatori Ella Bucalo, Salvo Pogliese, Raoul Russo, Salvo Sallemi, i deputati Luca Cannata, Francesco Ciancitto, Eliana Longi, Manlio Messina, Carolina Varchi, dopo l’approvazione del decreto-legge sul Ponte sullo Stretto da parte del Consiglio dei Ministri.

Molto critici invece Sicilia Vera e Sud Chiama Nord, che si esprime attraverso le parole del leader, il deputato regionale Cateno De Luca:

“Oggi in Consiglio dei ministri sarà riesumata la società ponte sullo stretto di Messina che già ha bruciato centinaia di milioni di euro in consulenze e altro. Ricordiamo bene le posizioni in passato della Lega in merito alla realizzazione di questa importante infrastruttura. Oggi hanno cambiato idea? No! La verità è che necessitano di un espediente per distrarre l’attenzione dei meridionali rispetto a alle conseguenze dell’autonomia differenziata.

In condizioni diverse la notizia di un ritrovato interesse non potrebbe che renderci felici, in realtà però alla luce del quadro che si delineerà con l’attuazione dell’autonomia differenziata è chiaro che non ci saranno più le risorse per potenziare la logistica che rende funzionale il ponte sullo stretto di Messina.

L’attuazione dell’autonomia differenziata determinerà l’assenza di risorse per l’alta velocità, l’alta capacità, il potenziamento dei porti, l’ampliamento della rete autostradale.

Il risultato sarà che avremo l’autonomia differenziata, ma non ci saranno né il ponte sullo stretto di Messina né le infrastrutture necessarie per risolvere il divario Nord Sud.

Non crediamo infatti che il Governo abbia davvero la volontà di realizzare il ponte sullo Stretto di Messina. Se fosse così vorremmo invece conoscere l’entità degli investimenti complessivi pensati per il meridione. Ovvero tutti quegli interventi che potrebbero consentire al Sud di fare realmente il salto di qualità in termini di crescita e di sviluppo.

Sono purtroppo convinto che se prima arriverà l’autonomia differenziata il ponte sullo stretto di Messina non sarà mai realizzato perché non ci saranno le risorse per collegare a quest’opera strategica tutte le opere connesse e che ovviamente ne rendono funzionale la realizzazione del ponte stesso.”

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