Ospedale Sant’Agata: Uil continua mobilitazione

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Ospedale Sant’Agata: Uil continua mobilitazione

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mercoledì 01 Marzo 2023 - 16:12

Ospedale di Sant’Agata Militello: Uil continua la mobilitazione a difesa del presidio locale. “Il diritto alla salute e alla sanità pubblica, come previsto dalla Costituzione, deve essere garantito a tutti i cittadini. Da ciò scaturisce la necessità di rilanciare, attraverso atti concreti, l’ospedale di Sant’Agata di Militello, nosocomio fondamentale e strategico per il territorio nebroideo. La forte mobilitazione popolare che abbiamo lanciato per respingere qualsivoglia disegno di privatizzazione dell’ospedale prosegue senza sosta. Questo per inchiodare l’assessore regionale alla salute Volo alle sue responsabilità. Dobbiamo registrare l’assordante silenzio dell’assessorato regionale alla salute che non ha dato alcuna risposta in merito alle nostre richieste e alle pesantissime criticità che caratterizzano il presidio ospedaliero di Sant’Agata. Un comportamento inaccettabile che necessita una nuova forte risposta da parte dei cittadini e dei lavoratori del territorio nebroideo”. Ha dichiarato Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina.

Ospedale Sant’Agata: Uil continua mobilitazione. Un sit-in con Cgil e altre sigle di categoria.

“Dunque Uil e Cgil promuovono un sit-in Sabato 4 marzo alle 10.00 presso l’area antistante l’ospedale. Sarà organizzato con le categorie sanità e pensionati, e tre sigle sindacali autonome di settore. Incalzeremo il governo regionale per ottenere assunzione di personale e investimenti finanziari. Anche per la riapertura del punto nascita e il concreto rilancio del nosocomio di Sant’Agata. Si tratta di una battaglia sacrosanta e fondamentale per le prospettive ed il futuro di una vastissima area che non merita ulteriori mortificazioni. Tenuto conto dell’estrema importanza del tema in questione, siamo certi che il sit-in di sabato vedrà una grande partecipazione dei cittadini. Difatti questi ultimi, giustamente, pretendono sia la garanzia del diritto alla salute, che un ospedale degno di tal nome” ha concluso Ivan Tripodi.

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