Si chiude positivamente, grazie all’impegno della Famiglia Capone, la lunga e tortuosa vertenza Gicap. Il Tribunale di Messina, con decreto depositato lo scorso 26 gennaio, ha omologato il concordato preventivo in continuità indiretta della Gicap, società operante nel settore della grande distribuzione organizzata. Il concordato preventivo comporterà una ristrutturazione aziendale al riparo dai contenziosi con i creditori, permettendo di salvaguardare l’indotto e diverse centinaia di posti di lavoro.

La complessa e articolata proposta di concordato preventivo è stata positivamente valutata dapprima dai commissari giudiziali e in seguito anche dalla maggioranza dei partner commerciali della società proponente. La proposta, infine, è stata omologata dal Tribunale di Messina che, con visione giuridica evoluta, l’ha ritenuta valida anche sulla scorta dell’applicazione dell’istituto, di nuovo conio del cosiddetto cram-down fiscale e previdenziale.

Il piano di ristrutturazione aziendale, da portare a termine nell’arco di un quinquennio e attestato dal professionista indipendente dottor Enrico Spicuzza, si fonda, in estrema sintesi, sulla continuità cosiddetta indiretta, cioè tramite affitto dei numerosi punti vendita prima gestiti da Gicap a importante società che opera nella grande distribuzione organizzata e ad altre minori, con riassorbimento dei dipendenti ex Gicap, aspetto su cui il Tribunale si è dimostrato molto sensibile e attento. È infine prevista la cessione di tutto l’attivo della società da destinare al soddisfacimento dei creditori.

La Gicap è stata assistita dallo Studio Legale Augello, con un team composto dagli avvocati Giuseppe Augello, Luigi Edoardo Augello e Andrea Lo Bianco, e dallo Studio Legale Parrinello & Partners, con un team guidato dal professor avvocato Marcello Parrinello e composto dagli avvocati Lidia Ramorino, Federico Parrinello e dai dottori Simone Greco e Domenico Cautela. Gli aspetti concernenti i profili finanziari e giuslavoristici del piano concordatario sono stati curati dal comm. rag. Giovanni Alonzo, dal dott. Sergio Cavallaro e dal dott. Valerio Garozzo.