Vertenza Atm in Consiglio, ci sarà Commissione d’inchiesta

Michele Bruno

Vertenza Atm in Consiglio, ci sarà Commissione d’inchiesta

venerdì 13 Gennaio 2023 - 16:33

Oggi importante Commissione in Consiglio Comunale. E’ andata in scena la seduta da tempo attesa sulla vertenza Atm che tanto scompiglio sta creando, con forti tensioni tra sindacati e azienda partecipata. L’ultimo Consiglio sulla questione, con l’assenza dei sindacati, non invitati dal Presidente vicario Nello Pergolizzi, si era aggiornato con la richiesta dei consiglieri comunali di minoranza, accolta dal Presidente di Commissione Salvatore Papa, di convocare apposita Commissione trasporti con tutti gli attori interessati.

Presenti quindi i sindacalisti delle sigle Filt Cgil, Uiltrasporti, Orsa, Faisa Cisal, Ugl e i membri del Cda dell’azienda, compreso il Presidente Pippo Campagna.

Dopo un momento iniziale di “Ufficio Complicazioni affari semplici” come definito ironicamente dal consigliere PD Felice Calabrò, in cui non si riusciva a venire a capo dell’ordine e del metodo da usare per l’organizzazione degli interventi, e dopo la richiesta ripetuta e trasversale di diversi consiglieri affinché i sindacati parlassero per primi ed esponessero le criticità da loro evidenziate e le loro richieste, è iniziato il vero confronto.

Un lungo approfondimento durato ore, nonostante lo stesso Papa abbia più volte ricordato che la Commissione non è sede di composizione delle vertenze, ma luogo in cui a tutta la Città vengono rese pubbliche le problematiche che interessano tutti i cittadini.

Quali sono i punti sollevati dai sindacati, ed esposti dal segretario di Orsa Mariano Massaro?

  1. Promozioni dubbie: I sindacati notano che ci sono degli avanzamenti di carriera e delle assunzioni di personale esterno a ruoli apicali che destano per loro sospetti. Si tratta di avanzamenti che risultano alle sigle sindacali molto repentine. Per questo chiedono che vi sia un organo terzo ad osservare la corretta applicazione dei regolamenti in merito alle selezioni. E ribadiscono che questo sarebbe in linea con il regolamento aziendale.
  2. Rispetto delle relazioni industriali: mancato secondo le sigle, con “turni senza avviso, un piano d’esercizio sovradimensionato, straordinari eccessivi ed imposti. Chi denuncia ciò – dice Massaro – viene spostato di mansione o sanzionato. Non si è liberi di aderire o no allo straordinario”.
  3. Esternalizzazione dei servizi: “Campagna ha negato – spiega ancora Massaro – ma non investirà un euro nei servizi officina e verifica. Si farà sicuramente l’appalto esterno”.
  4. Provvedimenti disciplinari esondanti: “Non c’è un numero tale di sanzioni in nessuna città d’Italia. Basta vedere anche solo nelle stesse partecipate del nostro Comune, che Messinaservizi ne fa molti meno. I lavoratori sono ricattati, anche gli apprendisti. Abbiamo chiesto di cambiare sistema”.
  5. Ispettorato del lavoro: Come già detto la richiesta è che ci sia un organo di controllo, che possa essere l’Ispettorato. “In Atm il controllato controlla il controllore. Il lavoratore per appellarsi contro una sanzione si appella al Cda di Atm. Campagna si asteneva nei riscorsi, ma gli altri due membri del Cda erano però sempre d’accordo nel mantenere la sanzione”.
  6. Turni e straordinari: “In Atm – dice Massaro – sono megalomani di efficienza, si fanno 228 turni totali con 203 operatori, così da costringere anche i 22enni a fare lo straordinario tutti i giorni e se non lo fai paghi”.
  7. Guasti e incidenti: “Mezzi che si fermano per problemi a trazione e frenatura. Se i mezzi non si possono riparare si devono sostituire. Ma com’è possibile poi che il mezzo spesso non frena lo stesso?
  8. Questione di genere: “Se una donna deve fare si suoi bisogni ci sono solo i bagni chimici”
  9. Condizioni di salute e sicurezza in officina carente: Massaro ad esempio denuncia la presenza di escrementi di volatili in officina.
  10. Turni al bus imposti agli operatori dei carri attrezzi: “Non si può chiamare un’operatore in tuta da lavoro e farlo andare così si a guidare l’autobus, con sanzione se non lo fa. E’ come far guidare una persona l’auto con le infradito!”
  11. Errori nelle buste paghe: “ Viene sanzionato con messa in mora al risarcimento l’autista addirittura per un minimo graffio all’autobus”.
  12. Pensionamenti forzati: “Sono stati persi molti contenziosi e spese legali le pagano i cittadini. L’Azienda forza i dipendenti ad andare a 62 anni in pensione, non a 67.

In tutto questo certo, ammette Massaro che “per carità alla fine rispetto a quello che c’era prima Atm sta fornendo un servizio assolutamente credibile e su questo noi non mettiamo dubbi e diamo a Cesare quel che è di Cesare. Ma se abbiamo raggiunto l’efficienza fuori, noi chiediamo l’efficienza all’interno e il rispetto della dignità assoluta dei lavoratori perché quello è il primo vero simbolo di efficienza”.

Massaro, rispondendo al consigliere di maggioranza Francesco Cipolla, ha chiarito che certe cose accadevano in parte anche con le altre amministrazioni, “ma l’aumento dei provvedimenti disciplinari così non è stato mai visto”, e che sulle assunzioni a ruoli di responsabilità “c’è una maggiore apertura all’esterno”.

Sono intervenuti in seguito i consiglieri.

Giandomenico La Fauci capogruppo di Ora Sicilia ha chiesto che potesse parlare anche la Cisl che non lo aveva fatto e che di solito sembra essere in accordo con le strategie aziendali, ma su questo punto il Presidente di Commissione ha spiegato che “tutti hanno avuto facoltà di parlare, Cisl non l’ha usata”. Nel suo intervento La Fauci ha chiarito che sarebbe stato meglio avere il confronto in Consiglio piuttosto che in Commissione, per dare a tutti i colleghi l’opportunità di partecipare. E poi ha ricordato “ho presentato in passato interrogazioni su Atm anche alla parte politica. Ho ottenuto solo risposte evasive su avanzi di carriera, sul fatto anche che nei capolinea ci sono i bagni chimici, ed è una cosa allucinante e assurda. In Atm, va detto fa sciopero il 90% dei lavoratori, qualche problema c’è”.

Ed ha aggiunto: “Mi sono confrontato con alcuni lavoratori e mi hanno raccontano il clima che c’è. Ci sono persone che si sono dimesse dopo tanti anni di lavoro da un posto a tempo indeterminato per andare a lavorare altrove, chi lo farebbe? Una persona che magari non sta più con la testa o una persona che magari non riesce più a sopportare il clima che si vive in questa azienda?”.

Con il suo tono spesso ironico ed arguto il Consigliere Calabrò ha detto, rivolgenosi ai sindacati: “Avrò, rispetto alle vostre rivendicazioni, il beneficio del dubbio, perché se tutto quello che voi avete sostenuto e che io ho qui scritto è vero qui dobbiamo chiedere una commissione d’inchiesta extraparlamentare”.

 “Finché ci sarà un disagio chi ha potere è obbligato a eliminarlo. – ha spiegato – Dalla rappresentazione fatta dai sindacati qui abbiamo un disagio enorme all’interno dell’azienda. Dobbiamo accertare che tutti coloro i quali partecipano all’attività di atm lo facciano a cuor leggero, lo facciano tranquilli senza essere oggetto di atti di imperio questo è importante perché altrimenti quelle persone la vivranno male e potranno andare a recare dei disservizi”.

Ha rilanciato poi sugli avanzamenti di carriera “ho visto delle persone addirittura che sono arrivate all’atm in distacco, assunti a tempo indeterminato con qualifiche altissime. Sicuramente avranno le competenze però i dubbi vengono su queste cose, dobbiamo chiarire su queste cose. Chi assolve a una funzione pubblica deve essere cristallino”.

Poi è intervenuto sui presunti guasti, sul problema scoperto di recente del rischio ecologico al piazzale Atm, sulla trasparenza delle spese aziendali che “non appaiono sul sito”.

La notizia più importante la dà però il consigliere di Fratelli d’Italia Dario Carbone, che anticipa una Commissione d’inchiesta speciale sulla vertenza.

Il suo collega invece, il capogruppo Libero Gioveni, chiede invece che si vada oltre, affidando i verbali della seduta alla Procura della Repubblica affinché possa svolgere accertamenti.

La consigliera PD Antonella Russo si spinge invece a chiedere le dimissioni del Presidente Campagna, perché “o smentisce quanto riportano i sindacati e mi dicono alcuni lavoratori che mi fermano per strada, o allora non è capace di mantenere un clima sano in azienda e deve dimettersi”.

Il Presidente Campagna ha risposto ai sindacati ed ai consiglieri e accusa i primi di aver disertato tutte le convocazioni in azienda. Ribadisce che sono stati assunti 234 lavoratori a tempo indeterminato per porre fine al ricatto sugli interinali, che nessuno è stato licenziato, che molti autisti assunti fuori sono poi tornati a Messina e che chi ha lasciato il lavoro si conta sulle dita di una mano e avrà motivi personali. Rivendica “l’aumento degli abbonamenti del 29% e delle vendite di biglietti del 10%”, ringrazia i lavoratori per questi risultati ma sostiene che si debbano sanzionare quelli che il lavoro non lo svolgono.

Ha chiarito che “gli autisti intanto sono 296 non 200, quindi qualcuno si confonde” e che sono aumentati con la nuova azienda. Che non ci sono forzature sugli straordinari, perché ci sono anche dipendenti che non ne fanno o ne fanno pochi”. Sulle esternalizzazioni: “noi abbiamo internalizzato il servizio manutenzione e quello delle pulizie” . ha poi ancora rivendicato l’aumento dei mezzi e la loro sicurezza ed efficienza e rammentato il fatto che chi dirà che le vetture non sono sicure sarà denunciato.

Michele Bruno.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta