Caro carburanti, costi alle stelle per ATM: “Per ora, non aumenteremo i biglietti”

red..me

Caro carburanti, costi alle stelle per ATM: “Per ora, non aumenteremo i biglietti”

red..me |
mercoledì 11 Gennaio 2023 - 07:30

L’impennata dei prezzi del carburante, dovuto anche alla reintroduzione delle accise da parte del governo Meloni, avrà avuto un forte impatto sul bilancio di ATM: “Le spese di ATM per il 2023 per l’acquisto di carburante supereranno di oltre 250 mila euro le previsioni”, dichiara Giuseppe Campagna, presidente di ATM e componente della Giunta esecutiva nazionale di ASSTRA (Associazione delle Aziende di trasporto pubblico locale.

“E non possiamo prevedere – prosegue – se le congiunture economiche internazionali condurranno a un ulteriore aumento dei costi che l’azienda dovrà sostenere per l’espletamento del proprio servizio di trasporto pubblico locale. Già nel corso dell’ultimo anno l’incremento del prezzo dell’energia elettrica e dei carburanti ha fortemente impattato su ATM e su tutte le aziende del comparto con una variazione di oltre il 20% delle spese a cui si dovrà aggiungere un ulteriore rincaro di circa il 10% per il nuovo anno. Tuttavia, almeno per il momento, abbiamo deciso di non far ricadere questo ulteriore balzello sui nostri viaggiatori; non vogliamo infatti che i cittadini vadano a pagare un costo maggiore, anzi speriamo che il mantenimento di un biglietto accessibile sia di ulteriore stimolo all’uso del mezzo pubblico che si conferma essere economico, sostenibile e rispettoso dell’ambiente.

L’aumento del costo del gasolio è al centro delle dichiarazioni delle associazioni di categoria Agens, Anav, Asstra, che raccolgono i gestori dei servizi di trasporto pubblico e privato: “La reazione del mercato alla mancata proroga al 2023 del taglio delle accise sul gasolio – sottolineano le associazioni – è andata ben oltre il mero recupero dei 15 centesimi a litro di risparmio fiscale sinora assicurato dagli interventi del Governo. Il prezzo è fuori controllo con picchi che superano i 2 euro per litro, insostenibili per un settore come quello del trasporto passeggeri che dispone di una flotta autobus alimentata per oltre il 90% dal gasolio che, non a caso, rappresenta la principale voce di costo dopo quella per il personale”.

“Chiediamo al Governo – proseguono le associazioni – di garantire maggiore equità intersettoriale e ci aspettiamo che un analogo ammontare di risorse sia messo a disposizione anche delle nostre imprese, in linea con gli stanziamenti già riservati al settore nel 2022 in aggiunta, peraltro, al taglio generalizzato delle accise oggi non più in vigore. È necessario, se non azzerare, quantomeno attenuare la dinamica di incremento dei costi e la pressione sui conti aziendali”.

AGENS Anav e Asstra ricordano, infine, la rilevanza di un settore che, in tutte le sue declinazioni, non solo garantisce servizi essenziali per la mobilità dei cittadini, ma che conta circa 6mila imprese diffuse su tutto il territorio nazionale, con oltre 110mila addetti e 70mila autobus.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta