In questi giorni è in discussione la Manovra finanziaria del Governo guidato da Giorgia Meloni e i sindacati Cgil e Uil da tempo esprimono il loro disappunto per diversi provvedimenti previsti dall’esecutivo di centrodestra.
Fino al 16 Dicembre, infatti, andranno in scena una serie di mobilitazioni regionali indette dalle due realtà sindacali che copriranno così l’intero Paese. Ieri è stato il turno della Calabria, oggi quello della Sicilia e dell’Umbria.
A Palermo circa 3mila persone, stando alle nostre fonti, si sono riunite a Piazza Politeama per poi dare vita ad un corteo che ha raggiunto Piazza Verdi, dove è andato in scena il comizio del segretario regionale Uil Salvatore Gutilla e della vice segretaria nazionale della Cgil, Gianna Fracassi. Hanno parlato anche lavoratori e pensionati.
Tutti i settori, nel corteo, dai lavoratori della scuola e della sanità, a quelli del credito, del pubblico impiego, del mondo bracciantile, dell’industria, dello spettacolo e produzione culturale, delle telecomunicazioni, i giovani e i pensionati. Hanno partecipato alla mobilitazione anche i giovani di Udu Sicilia, con una folta rappresentanza dei giovani studenti universitari messinesi. Durante le 4 ore di sciopero si sono fermati anche i treni.
Cosa contestano i sindacati, i/le lavoratori/trici e gli/le studenti/esse?
Sarebbero scarsi o assenti i provvedimenti per lo sviluppo del Mezzogiorno, assenti aumenti degli stipendi, misure adeguate per le pensioni, criticano l’abolizione del reddito di cittadinanza, i voucher e l’attuale impostazione di opzione donna, contestano Autonomia differenziata e Flat tax che sarebbero un colpo per i redditi dei lavoratori siciliani.
Cosa chiedono?
Stipendi migliori, flessibilità per le pensioni con riguardo in particolare al lavoro saltuario, interventi contro povertà e precarietà e per il lavoro e lo sviluppo sostenibile.