Sciopero Atm, sindacati: “Commissariamento e piazza”

Michele Bruno

Sciopero Atm, sindacati: “Commissariamento e piazza”

sabato 03 Dicembre 2022 - 10:45

Non si placano le polemiche dopo lo sciopero dei lavoratori Atm indetto dai sindacati. Ieri Atm aveva diffuso una nota di risposta, alla fine dello sciopero, molto dura:

“Mentre va al termine lo sciopero dei sindacati, ATM firma i contratti di assunzione a tempo pieno ad ulteriori autisti presenti nella long list. Si tratta del proseguimento dell’aumento del personale annunciato nei giorni scorsi che permetterà di migliorare i servizi di ATM. 

I dati, forniti al termine dello sciopero, mostrano che meno del 40% degli autisti ha aderito alla manifestazione, mentre negli altri reparti aziendali la partecipazione è stata inferiore al 10%”.  

“Ci dispiace sentire sempre le solite informazioni tendenziose da parte dei sindacati – dichiaravano i vertici aziendali – soprattutto per quanto riguarda i continui errori giudicati punitivi nel pagamento di stipendi e straordinari. Siamo orgogliosi di poter dire che entro la metà del mese paghiamo regolarmente e completamente tutti i nostri dipendenti, al netto dei normali errori umani che vengono prontamente corretti. In buona sostanza: stipendi e premi di produttività sono pagati regolarmente. Gli “errori” in busta paga lamentati sono in realtà frequentemente dovuti a mancate timbrature da parte del personale che non ottempera, spesso volutamente, alle disposizioni aziendali, il che, oltre ad essere un fatto deprecabile, cui conseguono le dovute contestazioni, è causa di innumerevoli perdite di tempo per l’ufficio aziendale preposto alle rilevazioni contabili. Eventuali veri errori nelle buste paga, quasi fisiologici in una azienda con oltre 500 dipendenti, si contano sulle dita di una mano e vengono sempre sanati a semplice richiesta da parte dell’interessato.” 

“In merito alle dichiarazioni di Filt -Cgil, Uilt, Faisa ed Ugl, che dicono di non avere aderito alle motivazioni dello sciopero dei proclamanti contro il Governo Nazionale ad eccezione di Orsa che invece vi ha aderito, e che però rivendicano i numeri dell’astensione, non possiamo che evidenziarne la consueta confusione e genericità, unicamente per ottenere una immeritata ribalta mediatica.

Il personale dipendente è stato libero di scioperare, nessuno del management aziendale ha posto in essere comportamenti antisindacali, lo stesso non può dirsi tuttavia per le numerose segnalazioni pervenuteci di veri e propri atteggiamenti intimidatori da parte sindacale nei confronti dei lavoratori per indurli a scioperare.” continuavano.

“Certo, – hanno poi proseguito i vertici aziendali – dispiace aver registrato azioni di “picchettaggio” da parte delle rappresentanze sindacali aziendali davanti l’ingresso della palazzina ATM e nei principali capilinea, che in qualche caso, hanno assunto i toni di vere e proprie pressioni sugli autisti che non hanno scioperato, con velate minacce su future ritorsioni”. 

“Non possiamo non rilevare la falsità delle dichiarazioni dei sindacalisti intervistati dai mass media in merito al non regolare pagamento degli stipendi. – hanno incalzato – In particolare, ATM Spa è l’unica azienda in Italia a pagare il premio annuale di risultato addirittura in anticipo mediante acconto mensile “vuoto per pieno”; nonostante questo i sindacati si lamentano se ad alcuni dipendenti vengono effettuate delle dovute ritenute per non avere lavorato e, quindi, non avere raggiunto alcun risultato. Ma questo sistema di corresponsione del premio di risultato, – i sindacati non lo dicono – lo hanno voluto proprio loro, nonostante i ripetuti avvertimenti da parte aziendale che così si sarebbero determinati forti recuperi alla chiusura dei periodi di osservazione. Così come fanno finta di aver dimenticato che ATM ha erogato nel corso di quest’anno altri due premi una tantum per un importo massimo di 500 euro. 

I sindacati, non avendo di meglio da fare, inventano un mondo tutto loro, probabilmente nostalgici dei bei tempi andati che portarono allo sfacelo della vecchia azienda, con la loro connivenza”.  

 “Allora glielo daremo noi un lavoro su cui cimentarsi – concludeva l’Azienda – visto che l’accordo di secondo livello sul premio di risultato non piace ai signori sindacalisti ed è fonte di contestazione per loro miopia, l’azienda provvederà ad avanzare le necessarie proposte di modifica come previsto dallo stesso accordo, iniziando con l’eliminarne l’acconto mensile, così come avviene nelle altre aziende del settore.”  

Durissima allora la risposta dei sindacati:

“Alla luce delle dichiarazioni mendaci, offensive e minacciose giunte al termine della protesta democratica di centinaia di lavoratori Atm da parte dei vertici aziendali i segretari generali di Filt Cgil Carmelo Garufi , Uiltrasporti Messina Michele Barresi , Ugl Confederale Messina Antonino Sciotto , Faisa Cisal segr regionale Letterio Sturiale e il Segr Orsa Nazionale Mariano Massaro, chiedono formalmente al signor sindaco di Messina dott Federico Basile , socio unico di Atm Spa il commissariamento urgente del Presidente e del Cda di Atm Spa ed un urgente incontro per riportare sui binari della correttezza il confronto aziendale ed evitare il ripetersi ad oltranza delle proteste che gioco forza penalizzano l’utenza cittadina”.

Stamattina una riflessione più ampia dei sindacati, che rincarano la dose:

“L’affannosa rincorsa del Presidente Campagna per fermare la protesta voluta fortemente dai lavoratori, è cominciata con le bugie e si è conclusa con le falsità. Le ha tentate tutte per evitare di confrontarsi con la massa dei dipendenti che all’interno del recinto aziendale riesce a controllare agevolmente con la gestione autoritaria e la tecnica dell’intimidazione. Ha esordito raccontando di fantasiosi interventi della Commissione di Garanzia che da un momento all’altro avrebbe bloccato la protesta, ha proseguito cercando di spaccare il fronte sindacale, attribuendo tendenziosamente il risultato della protesta solo a una delle 5 sigle che, invece, in proficua collaborazione e su mandato dei lavoratori, hanno organizzato una giornata di sciopero che nel trasporto pubblico cittadino non ha precedenti. oltre il 90% le adesioni nell’esercizio Gommato e nell’area Mobilità, quasi totale l’adesione nella Tranvia, 100% la percentuale di scioperanti nelle officine, altissima adesione anche nell’area rimessa. In settimana ha rilasciato interviste additando i suoi dipendenti come fancazzisti che rubano lo stipendio, ha farneticato di ritardi illeciti nell’adesione allo sciopero ma alla conclusione della protesta che ha dovuto subire nonostante i maniacali interventi presso la Commissione di Garanzia, ha superato se stesso dichiarando il 40% di autisti scioperanti, davanti all’evidenza delle foto che ritraggono il deposto pieno di bus rientrati per lo sciopero e i video che mostrano la via La Farina intasata dai mezzi pubblici in fila indiana, guidati da autisti scioperanti al rientro in sede dopo aver garantito i servizi minimi, fra gli applausi scroscianti dei colleghi che li attendevano all’ingresso. Le dichiarazioni del presidente, al cospetto dell’evidenza che dimostra il contrario, sono un’offesa all’intelligenza dei messinesi ma peggio dell’offesa è la calunnia. Campagna è arrivato a raccontare di picchetti presenziati da rappresentanti sindacali che avrebbero minacciato di future ritorsioni gli sparuti autisti non scioperanti, probabilmente, nella foga della propaganda, il presidente ha confuso i ruoli, le minacce e le ritorsioni sono becere dinamiche lontane anni luce da questi sindacati, corrispondono invece alle caratteristiche della gestione aziendale che i lavoratori ieri hanno urlato coraggiosamente in piazza e sono pronti a raccontarle nelle sedi istituzionali. Se allo stesso modo i vertici aziendali sono in grado di dimostrare le accuse rivolte al sindacato lo facciano pubblicamente, altrimenti adottino la dignità del silenzio. In realtà la forte reazione dei lavoratori, sottoposti ad anni di vessazioni, ha colto di sorpresa i vertici aziendali e ne ha provocato la stizza incontrollata, Campagna e dirigenti al seguito non potevano sperare di spadroneggiare sine die
con la tecnica del terrore, della propaganda e dello sputtanamento tattico e costante dei dipendenti. Ieri il coraggio dei lavoratori scioperanti ha dischiuso lo scrigno del silenzio imposto e consegnato a questi sindacati il mandato di raccontare la verità ai messinesi, pertanto a Campagna rispondiamo che i programmi di esternalizzazione controllata di officina e verifica non si consumeranno nel silenzio, i provvedimenti disciplinari autocratici volti a fare cassa svuotando le tasche dei lavoratori saranno prontamente denunciati, le disfunzioni dei mezzi e le che attentano alla
sicurezza di lavoratori e utenza saranno costantemente segnalate allo SPreSAL e all’Ispettorato del lavoro. In tema di aumenti stipendiali e promozioni di cui si conoscono i nomi prima delle presentazioni dei curriculum, saranno segnalate con anticipo alle sedi istituzionali e poi confrontate con l’esito delle selezioni che l’azienda gestisce a suo
insindacabile giudizio, privilegiando il colore della maglia politico/sindacale dei candidati, con buona pace della meritocrazia e della professionalità. Il presidente Campagna abbandoni l’idea di spaccare questo fronte sindacale
lanciando l’improbabile mela della discordia, ci siamo uniti per liberare i lavoratori e uniti resteremo fino alla loro liberazione, è una promessa che facciamo pubblicamente ai nostri associati!!! Filt CGIL- Uil Trasporti – FAISA Cisal – UGL e ORSA non hanno nessuna nostalgia degli sfasci del passato, così come asserisce Campagna nel suo ultimo comunicato. Se esiste una nuova azienda che ha consegnato un posto di lavoro ben remunerato anche Campagna e alla dirigenza che si è scelto, è soprattutto merito dei sacrifici e dell’impegno dei lavoratori e della serietà di questi sindacati che non hanno alcuna nostalgia… di nostalgia, ne traspare tanta dall’atteggiamento del presidente e dei suoi sodali, quella di un triste ventennio. Il Presidente eviti di lanciare propagandistiche sfide di future trattative con i sindacati attraverso la stampa, con l’atmosfera di scontro totale che ha voluto instaurare nessuna trattativa è pensabile, se prima non si tratta il rispetto della dignità dei lavoratori nelle sedi istituzionali, pertanto resta
confermata la nostra richiesta al Sindaco di commissariamento del Consiglio di Amministrazione di ATM S.p.A. e annunciamo altre 4 ore di sciopero per il prossimo 13 dicembre”.

Michele Bruno.

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