Rubavano i catalizzatori di scarico delle auto: scattano 5 arresti

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Rubavano i catalizzatori di scarico delle auto: scattano 5 arresti

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lunedì 14 Novembre 2022 - 11:22

Dovranno rispondere di molteplici furti aggravati cinque palermitani di età compresa tra i 21 e i 38 anni. Questa mattina i carabinieri della Compagnia di Patti hanno eseguito, nei confronti dei cinque giovani, un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, in quanto gravemente indiziati di una raffica di furti commessi lo scorso marzo.

L’attività investigativa è stata avviata dai carabinieri della Compagnia di Patti dopo alcuni furti commessi la notte dello scorso 9 marzo nei comuni di Patti e Librizzi. Cruciale nella fase iniziale dell’indagine il controllo sul territorio eseguito nell’immediato dai militari della Stazione di Librizzi che, ancora ignari dei fatti, hanno documentato la presenza di due degli odierni indagati a bordo di un veicolo noleggiato. I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno proseguito le indagini attraverso attività tecniche e l’analisi dei filmati degli impianti di videosorveglianza delle zone interessate dai delitti in questione, individuando le auto noleggiate utilizzate dai malfattori.

Tale attività ha permesso di documentare le condotte illecite degli indagati, realizzate tra il 9 e il 26 marzo nei comuni di Patti, Librizzi, Sant’Agata di Militello, Capri Leone e Capo d’Orlando. In particolare, secondo le indagini gli indagati agivano di notte in due distinti gruppi, rendendosi responsabili, a vario titolo e in concorso tra loro, di 24 furti di catalizzatori di scarico di auto e, in taluni casi, di alcuni oggetti personali e utensili da lavoro, presenti nelle auto da loro individuate, oltre a quello di una motosega.

Le investigazioni hanno complessivamente permesso di tracciare, nell’ambito di un più ampio e articolato fenomeno, le modalità operative attuate dagli indagati, ampiamente collaudate e consolidate nel tempo, caratterizzate da “professionalità” e freddezza, tanto da indurre a ritenere la loro condotta non occasionale ma accuratamente pianificata, attraverso: noleggi in rapida successione, di breve durata, di veicoli, individuando marca e modello sempre diversi; il raggiungimento nelle ore serali o notturne dei luoghi idonei alla concretizzazione del loro progetto predatorio, diversificando le località in cui operare; l’individuazione di veicoli da cui trarne maggiore profitto per la presenza di metalli preziosi, definiti “nobili”, quali il palladio, il rodio e il platino, in quantitativi variabili da 1 a 15 grammi, che, in termini economici, sono altamente quotati nonché facilmente negoziabili in circuiti e mercati paralleli, da loro sistematicamente sottratti attraverso il taglio degli impianti di scarico delle autovetture prese di mira.

Pertanto, in esecuzione del predetto provvedimento restrittivo, i 5 indagati sono stati condotti presso le loro rispettive abitazioni dove sono stati ristretti in regime di arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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