Il deputato incontra una famiglia messinese con bimbi autistici

Michele Bruno

Il deputato incontra una famiglia messinese con bimbi autistici

domenica 13 Novembre 2022 - 15:46

Mimma e Francesco sono mamma e papà di Samuel e Daniele, due bambini autistici di 10 e 9 anni, nati con un solo anno di differenza, ambedue con una gravissima disabilità.

“Vivono in una casa di 50 mq, senza abitabilità, con luce ed acqua che arrivano ogni tanto e grazie ad allacci di fortuna. Non pagano l’affitto da mesi e, quindi, con provvedimento di sfratto esecutivo”.

Spiega l’On. Davide Faraone, deputato di Italia Viva e Presidente della Fondazione Italiana Autismo, che ha accolto l’invito dei genitori preoccupati per la situazione che si trovano ad affrontare.

“Sono andato a trovarli, nella casa che dovranno lasciare a breve, perché sfrattati, ci stanno di giorno, fino a quando non va via la luce, i bambini hanno i loro spazi, le loro abitudini.

Il Comune ha provveduto a trovare una sistemazione provvisoria presso un residence, ma la famiglia da tempo chiede legittimamente una sistemazione dignitosa e che tenga conto delle esigenze derivanti dalle difficoltà di gestione di due bambini autistici gravi.

La notte vanno a dormire presso il residence messo a disposizione dal Comune…dormire si fa per dire, visto che soffrono di disturbi del sonno, una delle tante conseguenze dell’autismo”.

Racconta Faraone.

“Ogni tanto ho l’impressione che il mio lavoro sia un po’ quello di chi prova a svuotare il mare con un bicchiere, ma è solo un attimo di scoramento, poi mi rendo conto che non è così e quindi testa bassa e avanti tutta.

È vero gli episodi di disperazione sono tanti nel mondo della disabilità, servono soldi, servono leggi, servono atti amministrativi e serve soprattutto una cosa complicata da trovare in giro: la sensibilità.

A Messina, in questa vicenda, la sensibilità è dispersa”.

È questa la riflessione che Faraone ha fatto dopo aver incontrato questa famiglia. Un bel gesto che si spera abbia dei risvolti concreti e che porti al più presto ad una soluzione.

“Chiamerò il sindaco – conclude – l’assegnazione di una casa è un loro diritto, è il segno che viviamo in un Paese civile. Vi terrò informati”.

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