Clan di Giostra, spaccio e corse clandestine: ridotte condanne

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Clan di Giostra, spaccio e corse clandestine: ridotte condanne

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martedì 08 Novembre 2022 - 10:47

La Corte d’Appello è arrivata al verdetto sull’Operazione Cesare, che aveva portato alla luce la realtà del rinnovato Clan di Giostra. Si tratta, per i giudici, di una realtà che deve configurarsi come associazione a delinquere “semplice”. Cade quindi l’aggravante mafiosa che invece la Procura aveva ritenuto esserci.

L’aggravante era stata già esclusa dal gup Eugenio Fiorentino. Arriva conferma di ciò dalla sentenza emessa ieri pomeriggio dal collegio presieduto dal giudice Alfredo Sicuro. La Procura riteneva invece ci fosse continuità tra questo clan e le realtà precedenti.

Nel Novembre 2020 scatta l’Operazione Cesare, con un blitz dei Carabinieri coordinato dalla Direzione distrettuale antimafia, che permette di fare luce sul traffico di droga e sulla pratica delle corse clandestine di cavalli a Giostra.

Sono 13 le condanne, con 2 assoluzioni. Lievemente ridotte le pene rispetto al primo grado. 10 riduzioni e 3 conferme: 2 anni e 4 mesi più 6mila euro di multa a Carlo Altavilla; un anno e 7 mesi e 10 giorni a Maurizio Fracasso, Natale Rigano e Salvatore Vecchio; 8 mesi e 2mila euro di multa a Paolo Gatto; 2 anni, 11 mesi e 10 giorni a Giuseppe Irrera; 2 anni e 5mila euro di multa a Alessio Palermo e Carlo Palermo; un anno, 2 mesi e 4mila euro di multa a Francesco Spadaro; 2 anni, 3 mesi e 10 giorni a Francesco Vento.

Le condanne di primo grado confermate in appello: un anno e 8 mesi più 5mila euro di multa a Santo Giannino; un anno e 3mila euro di multa a Vincenzo Misa; un anno e 4 mesi più 4mila euro di multa a Luigi Vinci.

Sono stati invece pienamente assolti da tutte le accuse “per non aver commesso il fatto” Gaetano Munnia e Grazia Munnia.



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