Carrubba segretaria anche della Città Metropolitana, show in Consiglio

Michele Bruno

Carrubba segretaria anche della Città Metropolitana, show in Consiglio

martedì 25 Ottobre 2022 - 18:01

Rossana Carruba, segretaria generale del Comune di Messina, da oggi è anche segretaria generale della Città Metropolitana, sostituendo Maria Angela Caponnetti che ha recentemente terminato l’incarico.

Lo schema di convenzione con la Città Metropolitana proposto dall’Amministrazione Basile è stato approvato dal Consiglio Comunale, con ben 22 voti a favore e 5 contrari.

Votata favorevolmente anche l’immediata esecutività della convenzione.

Contrari praticamente soltanto i consiglieri del gruppo PD (Antonella Russo, Felice Calabrò) e di OraSicilia (Giandomenico La Fauci, Vaccarino e Dario Ugo Zante).

Vota a favore Fratelli d’Italia (Libero Gioveni, Dario Carbone) con i gruppi della maggioranza deluchiana.

La scelta fatta dall’amministrazione è motivata da una possibilità di riduzione dei costi e, a loro avviso, maggiore efficienza, date dal doppio incarico.

Le opposizioni invece palesano il timore che il doppio incarico possa nuocere proprio all’efficienza, addossando un’enorme mole di lavoro su una persona sola, per quanto, per ammissione di Giandomenico La Fauci di OraSicilia, “la stima nei suoi confronti, e la competenza della segretaria Carrubba non si discutono. Vogliamo tuttavia resti a completa disposizione del nostro Comune”.

Momenti di lieve tensione si sono registrati quando, dopo l’intervento del consigliere Libero Gioveni, che ha citato quella che definisce “una legge elettorale abnorme che ha decimato il gruppo consiliare PD”, il suo collega Pippo Trischitta ha urlato “l’avete fatta voi questa legge!”.

A quel punto parte la risposta accesa del consigliere Felice Calabrò che accusa Trischitta di scarsa memoria politica e gli ricorda che “la Legge Cracolici fu voluta da Rosario Crocetta del PD, con il voto favorevole dell’allora PDL. Fratelli d’Italia nemmeno esisteva”.

Segue un movimentato dibattito – show che porta alla fine Trischitta a prendersela con il Presidente d’aula Nello Pergolizzi (entrambi di maggioranza) ed uscire dall’aula senza dare alcuna dichiarazione di voto e senza votare.

Pergolizzi aveva chiesto a Trischitta di mantenere calmi i toni ed attenersi alle dichiarazioni di voto, come aveva fatto in precedenza con Calabrò.

Il consigliere di maggioranza aveva infatti accusato a sua volta i consiglieri del PD di essere scarsi perché non ricordavano il precedente di Bologna, mentre dall’altra parte dell’aula si notavano chiaramente la contrarietà e il disappunto di Calabrò verso quest’ultimo riferimento politico.

Tuttavia con l’uscita di Trischitta tutto si è ricomposto e riportato nelle normali dinamiche consiliari, fino al voto.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta