Erosione litoranea, la denuncia di Zafarana e lo stato dei progetti

Michele Bruno

Erosione litoranea, la denuncia di Zafarana e lo stato dei progetti

domenica 23 Ottobre 2022 - 11:30

Valentina Zafarana, deputata regionale uscente del M5S, non ricandidata per la regola del secondo mandato stabilita dal soggetto politico di cui è parte, è intervenuta recentemente su una tematica riguardante la messa in sicurezza del litorale Nord di Messina, di cui in passato si è più volte occupata.

“Come sapete, dopo il crollo di luglio scorso, un’ordinanza aveva istituito il divieto di sosta per il pericolo frane sulle aree che costeggiano lato mare la pista ciclabile. Dopo un’estate di piena tolleranza, ieri blitz dei vigili, multe a raffica e rimozione forzata, con residenti e commercianti scesi immediatamente sul piede di guerra.

Vi ho già raccontato di come mi sia attivata già dall’anno scorso per richiedere la messa in sicurezza e riqualificazione di quelle aree, cercando di far inserire uno stanziamento ad hoc nella finanziaria 2022 e sollecitando tutte le istituzioni interessate affinché si arrivasse prima possibile ad una soluzione”.

Zafarana, come si vede anche dai link allegati al suo post Facebook, aveva infatti cercato di far stanziare 2 milioni per la messa in sicurezza delle piazzole di sosta (qui) adiacenti alla pista ciclabile, emendamento però che non è passato all’Assemblea Regionale. Sulla tematica si era anche interfacciata con l’Assessorato regionale Territorio e Ambiente (qui) e il Dipartimento del Demanio, chiedendo informazioni sullo stato dell’arte e sollecitando per la risoluzione del problema.

Al momento ci sono comunque 2 milioni e 400mila euro stanziati dal Ministero per la Transizione Ecologica (si veda qui) per la messa in sicurezza dell’intera area da Zafferia a Torre Faro, una parte dei quali servirà a realizzare i pennelli e il ripascimento della costa sulla litoranea. C’è un progetto della Struttura Commissariale contro il dissesto idrogeologico di Maurizio Croce.

La Città Metropolitana sta intanto lavorando ad una progettazione che insiste su altri fondi, circa 3 milioni. Sono quattro le opere finanziate dal Ministero delle Infrastrutture, oltre alla pista ciclabile della litoranea nord, quella Monforte-Rometta, il terzo lotto della Panoramica e la strada Faro Superiore-Torre Faro. Di questi stanziamenti, secondo quanto riportava Gazzetta del Sud in un articolo di Luglio (dopo il crollo di cui parla anche Zafarana e la caduta di un’auto), una parte sono per la zona della pista ciclabile: un milione e 700mila riguardano l’erosione costiera e la messa in sicurezza della pista, il resto il ripristino dei tratti esistenti.

Salvo Puccio, dirigente della Città Metropolitana, diceva a luglio a Gazzetta del Sud, dopo il crollo e la caduta dell’auto, che ci sarebbero voluti “ad occhio e croce sei mesi per arrivare all’appalto”. Ed aggiungeva: “Il progetto c’è già e la gara di progettazione è stata vinta dallo Studio Colonna. I lavori potrebbero iniziare entro il 2023”.

A quanto riferiva Zafarana 5 giorni fa (qui) però questo sembra al momento l’esito dell’iter di quest’ultimo progetto dopo i suoi interventi:

“Dalle ultime interlocuzioni ho appreso che esiste un progetto, ancora allo stadio preliminare, dunque, nonostante l’urgenza, la problematica sembra essere destinata a perdurare ancora per parecchio tempo. A quanto mi si riferisce, fra circa 15 giorni dovrebbero partire le indagini geologiche, ed entro alcuni mesi si dovrebbe arrivare, si spera, alla progettazione definitiva. Terminata questa fase si dovrà ancora attendere l’espletamento della gara d’appalto, e l’esecuzione dei lavori veri e propri.

Dato che, come al solito, potrebbero esserci problemi di copertura economica, sto sollecitando l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente per mettere a disposizione una somma congrua per l’esecuzione di tutti i lavori necessari per rimettere a disposizione della cittadinanza, in piena sicurezza, le aree. Vi aggiornerò passo passo”.

Concludeva alla fine:

“Resta l’amarezza nel constatare come una situazione nota da anni sia stata lasciata marcire (nonostante, ripeto, solleciti, segnalazioni e richieste) fino a quando, a Luglio scorso, un crollo non ha letteralmente fatto arrivare una Smart in spiaggia. Un episodio che, per fortuna, non ha causato danni alle persone, ma che poteva, ovviamente, portare a più gravi conseguenze. E nonostante questo l’iter continua in modo farraginoso ed elefantiaco, con ordinanze farlocche che da un giorno all’altro vengono applicate col pugno di ferro (c’erano i cartelli di divieto di sosta? Chi lo sa…), con progetti e progettini che esistono, partono, si fermano, sono finanziati per metà, finanziabili forse, ora vediamo, ora proviamo…

Continuerò a tenere l’attenzione alta su questa situazione, la cui risoluzione mi sembra il minimo sindacale per potere parlare di una condizione minima di civiltà”.

Ci siamo messi comunque in contatto con il Dott. Puccio e con il Vicesindaco Salvatore Mondello per comprendere meglio lo stato delle cose e verificare, sia riguardo il primo che il secondo stanziamento.

Vi daremo presto aggiornamenti.

Di Michele Bruno.

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