«Ci uniamo alle preoccupazioni espresse dai dirigenti della Funzione pubblica della Uil che hanno chiesto un intervento immediato da parte dei vertici Asp e delle forze politiche per fare chiarezza sul destino del personale impiegato nei mesi di emergenza Covid.

È infatti di pochi giorni fa la delibera dell’Asp di Catania con la quale da un lato si proroga il contratto al 32/12 e dall’altro si stabilisce la riduzione del servizio per il personale tecnico-amministrativo impiegato nel corso della pandemia.

Una storia che doveva andare diversamente secondo quelli che erano stati gli annunci dell’assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza in campagna elettorale».

E’ così che esordisce l’ex Sindaco di Messina Cateno De Luca in una nota, criticando l’ex assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza.

Secondo quanto afferma De Luca, una nota del 21 settembre «con la quale Razza chiedeva alle aziende sanitarie di procedere all’attività ricognitiva per propedeutica alle procedure di stabilizzazione», sarebbe «contraddittoria perché lo stesso Razza evidenzia l’imprescindibile autonomia di ciascuna azienda nella gestione del personale. A confermare questo è la stessa azienda sanitaria di Catania che non solo non procede alla stabilizzazione ma sceglie di dimezzare il servizio tagliando le ore di lavoro da 30 a 12 alla settimana fino al 31/12».

L’ex Sindaco accusa Razza di aver fatto ciò ai fini di campagna elettorale ed esprime sostegno all’azione del sindacato Uil.