Rischio idrogeologico. Francilia: “Mettere in sicurezza il territorio, basta contare morti”

“La messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico deve rappresentare una priorità. Basti pensare alla tragedia di pochi giorni fa nelle Marche e a quella dell’ottobre 2009 di Giampilieri e Scaletta Zanclea, che ha segnato tutti noi”: non le manda a dire Matteo Francilia, sindaco di Furci e candidato della Lega alla Camera dei Deputati nel collegio plurinominale di Messina ed Enna. 

Lo sviluppo turistico e commerciale della Sicilia passa anche e soprattutto dalla messa in sicurezza del nostro territorio: bisogna veicolare risorse economiche per la realizzazione di importanti opere per il consolidamento delle aree ad alto rischio e di infrastrutture che garantiscano il collegamento tra le varie comunità che, troppo spesso, rimangono isolate da eventi alluvionali e franosi.

In particolare, il territorio della provincia di Messina ha da sempre evidenziato una grande fragilità in questo senso: basti pensare alle frane che si verificano a Capo Scaletta, Capo Alì, Capo S. Alessio o alla tanto auspicata realizzazione del ponte stabile di collegamento fra Furci e Roccalumera sul torrente Pagliara.

E’ necessaria una sempre maggiore consapevolezza e attenzione da parte delle Istituzioni per mitigare il rischio idrogeologico, perché non possiamo più permetterci di contare i morti”, conclude l’esponente leghista. 

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