Trasbordo rifiuti, qualcosa non va come dovrebbe?

Michele Bruno

Trasbordo rifiuti, qualcosa non va come dovrebbe?

martedì 20 Settembre 2022 - 08:44

Il 12 Settembre scorso, la Seconda Commissione della V Municipalità si è riunita, e su proposta del Vicepresidente della stessa, il consigliere del M5S Francesco Pio Magazzù, è stata recentemente redatta e protocollata una nota in cui si chiede a Messinaservizi e all’Assessorato delle Politiche Ambientali di dare risposte in merito alla questione inerente il trasbordo dei rifiuti in alcune zone della Circoscrizione.

Nello specifico la Commissione ha rilevato la presenza di cattivi odori, sporcizia e macchie sull’asfalto nelle aree in cui avviene il trasbordo. Ciò sarebbe causato dal versamento di liquami prodotti dai rifiuti.

La Municipalità chiede di “migliorare e meglio attenzionare le operazioni di pulizia di questi siti e, di intervenire per rimuovere i disagi creati dalle procedenti operazioni di trasbordo dei rifiuti”.

Si tratta di un problema che, a quanto pare, non riguarda soltanto questa parte del territorio messinese, ma diverse zone, se è vero che anche gli allora consiglieri comunali del M5S Cristina Cannistrà e Pippo Fusco, preoccupati della possibile nocività dei liquami versati, avessero investito del problema, attraverso un’interrogazione, l’allora Assessora alle Politiche ambientali Dafne Musolino, oggi riconfermata nella Giunta Basile.

I consiglieri denunciavano che un liquido, presumibilmente percolato, fuoriuscisse dalle operazioni di trasbordo, provocando un rischio di danno ambientale. Questo avveniva a San Licandro, nel territorio della V Municipalità, ma anche a Torre Faro.

Non solo, è del 19 Agosto scorso una segnalazione del consigliere di OraSicilia Giandomenico La Fauci, che avvertiva che anche a San Michele si sarebbe verificato lo stesso problema, anche se l’esponente del Civico Consesso ha precisato, a nostra domanda, che ormai le zone interessate sono state ripulite.

“La pulizia delle strade della nostra città pare non essere una priorità per questa amministrazione. Ho ricevuto moltissime segnalazioni riguardanti veri e propri immondezzai a cielo aperto in varie zone di Messina. Personalmente, poi, sono testimone della situazione che viene vissuta nei pressi del rione San Michele: per l’ennesima volta si registra come i mezzi di Messina Servizi effettuino il trasbordo dei rifiuti senza successivamente ripulire il tratto di strada interessato. Operazione necessaria anche per eliminare il terribile olezzo prodotto. Chi pulisce? Nessuno, così i cittadini che risiedono o transitano devono sopportare sporcizia e fetore. Già in passato, tra l’altro, ero stato promotore di richieste urgenti alla passata amministrazione per evitare che questo trasbordo avvenisse nei pressi della scuola e della chiesa presenti in zona. La situazione di San Michele rappresenta un chiaro esempio delle condizioni della città: sono tantissime, infatti, le persone che mi hanno segnalato come queste circostanze siano presenti in altre zone di Messina”.

Aveva dichiarato in una nota stampa (qui).

Si può immaginare dunque che non siano gli unici luoghi dove questi fatti siano avvenuti o avvengano, ma le segnalazioni che si conoscono sono queste.

Nella sua risposta ufficiale, Musolino spiegava i motivi per cui le operazioni di trasbordo sono a norma di legge e giustificate da necessità, facendo intendere che si tratti di una modalità abituale usata da parte di Messinaservizi.

Per realizzare la raccolta porta a porta servirebbero mezzi piccoli, per poter agevolare la mobilità nelle diverse zone della città, anche quelle ubicate in zone collinari. Per trasportare poi i rifiuti nei luoghi di trattamento, spesso fuori Messina (Catania o Marsala), si rende quindi necessario trasbordare i rifiuti dai mezzi piccoli in mezzi più grandi, per evitare un notevole numero di spostamenti.

Inoltre Musolino spiegava come per molti motivi (orografia dei luoghi, caratteristiche urbanistiche, ampiezza delle strade, traffico veicolare) i luoghi di trasbordo necessitino di essere molto vicini ai punti di raccolta porta a porta.

Le alternative sarebbero far raggiungere ai mezzi piccoli direttamente i luoghi di trattamento, oppure utilizzare come punto di raccolta il centro di trasbordo a Pace (che è comunque la meta ultima di ciò che viene trattato a Messina). In questo modo invece si ridurrebbero costi e tempi.

Il tutto sarebbe a norma, secondo l’art. 193, comma 11 del D.lgs 152/2006.

Musolino però ritiene che il liquido non sia percolato e non sia inquinante. Si tratterebbe di “umidità prodotta dai rifiuti al momento della raccolta”. l’Amministrazione chiariva però di essersi sempre impegnata a bonificare le aree sporcate da questi liquidi maleodoranti, sia durante che al termine delle operazioni di trasbordo.

Tuttavia le recenti denunce dei consiglieri Magazzù e La Fauci fanno pensare che forse non è davvero così. Ci possiamo chiedere se davvero questi liquidi vengano ripuliti con celerità.

E resta il dubbio che questi liquidi non siano nocivi, al netto della risposta negativa dell’Assessora.

di Michele Bruno.

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