L’indecorosa baruffa tra De Luca e Francilia a Furci

Michele Bruno

L’indecorosa baruffa tra De Luca e Francilia a Furci

giovedì 15 Settembre 2022 - 16:54

Volano gli stracci tra Cateno De Luca e Matteo Francilia. Il candidato Presidente della Regione di Sicilia Vera e il Sindaco di Furci Siculo, candidato alle politiche per la Lega, se le sono dette di tutti i colori ieri sera, in Piazza nel Comune ionico. Per poco non sono anche venuti alle mani.

Matteo Francilia sale sul palco per dire pubblicamente che il comizio non era autorizzato. De Luca ha alzato i toni seguendo il suo abituale stile comunicativo, dopodiché si è avvicinato in modi minacciosi al Sindaco. In quel momento scatta la baruffa, con l’intervento di Danilo Lo Giudice che allontanando un attimo i due riesce a placare la situazione, che infine ritorna su toni si, accesi, ma più consoni ad un confronto civile.

Prima dello scontro verbale, l’ex Sindaco di Messina ha affermato che Francilia sarebbe stato preso in giro da Matteo Salvini in questa tornata elettorale.

Uno spettacolo indecoroso che getta discredito sul senso alto della politica e sull’importanza del voto cui saremo chiamati il 25 Settembre prossimo.

Oggi entrambi commentano l’avvenuto, così Francilia:

“A Furci spettacolo indecoroso da parte di Cateno De Luca. Non si può denigrare l’operato di un sindaco solo per meri scopi elettorali”

“E’ doveroso spiegare e chiarire quanto è accaduto fra me e Cateno De Luca, nel corso di un comizio che si è svolto nella tarda serata di ieri a Furci.

Il primo punto da chiarire è che il candidato alla Regione Sicilia ha utilizzato il palco del Comune di Furci posizionato nella Piazza Sacro Cuore, oltre alla fornitura di energia elettrica, senza avere alcuna autorizzazione ad un orario tra l’altro non consentito dalle disposizioni prefettizie per un comizio elettorale. Nonostante tutto, non l’ho fatto interrompere perché sono per la democrazia.

De Luca millanta sempre che vuole il confronto con gli altri, affermando che tutti scappano da lui.

Appena mi sono sentito chiamato in causa, dopo essere state dette una serie di inesattezze sul mio conto e sulle ormai prossime elezioni politiche e regionali, sono salito sul palco proprio per un confronto diretto che non mi è stato negato.

Sono stato, però, aggredito verbalmente e si sono raggiunti i soliti toni volgari e aggressivi di cui Cateno De Luca sa rendersi protagonista e sono anche stato strattonato da alcune persone presenti sul palco.

Non è questo avere un dialogo costruttivo e istituzionale.

Il modus operandi di De Luca è quello di denigrare tutti coloro che non fanno parte del suo ‘cerchio magico’, quando in realtà ci sono tantissimi bravi amministratori locali che lavorano bene ed incessantemente per il territorio e che appartengono ad altri gruppi politici. E questo è un metodo sbagliatissimo ed un uso scorretto della democrazia.

Tutti conoscono il mio operato e quanto ho fatto e continuo a fare per Furci nel mio ruolo di sindaco. Nessuno può denigrare un lavoro costante per la mia comunità, che va avanti da diversi anni e che è sotto gli occhi di tutti ed è per questo che le persone mi votano: sono sicuro che mi daranno il loro affetto e supporto anche in questa competizione elettorale delle elezioni politiche del 25 settembre.

I furcesi non si meritano di vedere questo spettacolo indecoroso, solo per meri scopi elettorali”.

“Al sindaco Matteo Francilia che ha scelto di fare il suo abusivo ingresso sul palco senza essere stato invitato con il chiaro intento provocatorio diciamo che in politica lo scodinzolamento non porta mai al risultato sperato. Stigmatizzando l’atteggiamento polemico e rissoso di Francilia sento al contempo la necessità di esprimere la mia personale solidarietà nei suoi confronti perché per l’ennesima volta non potrà realizzare il suo agognato sogno: rappresentare in un parlamento qualsiasi il popolo siciliano. La Lega ha colpito ancora”.

Così commenta invece De Luca:

“Un fuori programma – commenta De Luca – da catalogare come una caduta di stile istituzionale da parte di un primo cittadino. Non si interrompe un pubblico comizio. È stato chiaro fin da subito il tentativo di Francilia di farmi cadere nella provocazione. Salire sul palco di fronte una piazza gremita affermando che non avevamo presentato richiesta e non eravamo autorizzati è stato un autogol. Posto che la segreteria aveva comunicato con pec lo svolgimento del comizio, la norma è chiara. Nei 30 giorni antecedenti alla data del voto viene meno l’obbligo di dare preavviso al questore con tre giorni di preavviso ed in ogni caso è stato fatto lo stesso. Al comune abbiamo chiesto regolarmente l’autorizzazione per l’utilizzo del palco perché già installato in piazza, se il sindaco non avesse voluto bastava riscontrare la nostra pec e noi avremmo provveduto a chiedere l’occupazione del suolo pubblico per installare il palco, cosa però che non ha fatto! Il tuo atteggiamento, caro Matteo, è stato scorretto. Lo condanniamo fermamente”.

di Michele Bruno.

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