Slitta l’apertura del Centro diurno per autistici: “Basile tra un cannolo e l’altro trovi del tempo per questi bimbi”

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Slitta l’apertura del Centro diurno per autistici: “Basile tra un cannolo e l’altro trovi del tempo per questi bimbi”

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venerdì 01 Luglio 2022 - 14:53

In poco più di tre mesi di commissariamento il commissario straordinario Leonardo Santoro era riuscito a fare quanto non era stato fatto negli ultimi quattro anni. Vale a dire riunire tutte le parti in un tavolo per realizzare a Messina, presso i locali del complesso Marino di Mortelle, il primo centro diurno per bambini affetti da disturbo dello spettro autistico. Era il 7 giugno e il risultato allora ottenuto faceva ben sperare in un’immediata apertura del Centro in questione. L’IRCCS Centro Neurolesi, in particolare, ha ceduto il bioparco di Mortelle, con tutte le attrezzature e animali in esso presenti. Si tratta di un’area di oltre 18 mila metri quadri, che include anche una vasta spiaggia, che andrebbe destinata a questa categoria di bambini.

“Dopo anni abbiamo realizzato questa richiesta grazie al commissario straordinario”, ha dichiarato Angela Rizzo di Cittadinanzattiva, mentre aspettava – assieme al presidente dell’associazione “Bambini speciali”, Marco Bonanno, e ai genitori e ai rispettivi figli affetti da autismo – dietro la porta del neo sindaco Federico Basile per ottenere un incontro. Un incontro perché l’apertura di questo Centro rischierebbe di slittare a non si sa quando proprio a causa dell’attuale esecutivo: “Il 7 giugno siamo riusciti a mettere in un tavolo Asp, commissario straordinario e dirigenti comunali per la nascita del Centro diurno. Il commissario ha dato mandato al dirigente del dipartimento politiche sociali e alla funzionaria, rispettivamente il dottor De Francesco e la dottoressa Tornesi, di preparare un apposito atto, chiudendo così definitivamente questo capitolo. L’amministrazione vincitrice delle ultime elezioni avrebbe dovuto sancire, attraverso uno specifico accordo, la nascita del Centro diurno. Di questo accordo, però, ad oggi non c’è traccia”.

“Vero è che con l’amministrazione De Luca è nato il Centro interpares, ma è un centro di ricerca che nulla ha a che vedere con il centro che intendiamo noi. – prosegue Rizzo – Per i bambini con autismo non basta l’assistenza domiciliare e igienico-sanitaria negli orari di scuola. E a conferma del fatto che l’amministrazione precedente e quella attuale non hanno idea di come si gestiscano i servizi sociali, basta pensare al progetto villa Dante. Questo progetto, di fatto, prevede di piantare per ore ragazzini autistici sotto il sole cocente. Basterebbe invece portarli a mare, organizzare un lido dedicato, dando così ai genitori l’opportunità di organizzare la propria quotidianità, come fare la spesa e mangiare una pizza assieme.

“Abbiamo scritto al neo sindaco, ma non ci ha degnato di una risposta. Ha preferito piuttosto partecipare a vari incontri per mangiare cannoli o seguire processioni, mentre per i bambini autistici non trova tempo. Abbiamo chiesto pertanto al prefetto di intervenire in modo autorevole. Nel frattempo, aspettiamo dietro l’ufficio del sindaco, sperando che ci riceva tra un cannolo e un caffè”.

“Per l’amministrazione comunale – ha affermato Bonanno – c’è un problema di orgoglio. Un problema di orgoglio perché il commissario straordinario è riuscito a fare in tre mesi quanto chiediamo da quattro anni. Poi purtroppo siamo andati a votare. Purtroppo perché dopo il voto è tornata la stessa amministrazione che ci ha fatto perdere 4 anni per realizzare questo Centro.

“Questa è un’amministrazione scarsa. E ciò è sotto gli occhi di tutti: vedere dei genitori con dei ragazzi affetti da gravi disabilità davanti alla porta di un sindaco che pensa a farsi le foto mentre mangia cannoli è davvero avvilente. L’amministrazione invece di tutelare i disabili tutela solo i lavoratori. Ma i genitori oggi presenti saranno gli stessi che dopodomani faranno rinuncia al servizio igienico, al servizio al trasporto e all’assistenza alla comunicazione. Ma senza disabili i lavoratori che fanno? Vanno a casa del sindaco a fargli il giardino? Se li porta a casa sua a lavare i piatti? Può farlo, ma lo faccia con i suoi soldi e non quelli pubblici.

“Non gli consentiremo più di fare progetti ridicoli come quello a villa Dante. Perché mandare un bambino autistico a villa Dante con 40 gradi all’ombra dove c’è il circolo degli anziani è ridicolo. Abbiamo bambini che si buttano a terra, che si sbattono la testa contro i pali, quando potrebbero avere 18 mila metri quadri sul mare, con un lido e un parco animali con cui giocare.

“Abbiamo chiesto al prefetto che svolga una funzione da garante. Perché mi secco mandare lettere a un sindaco che non le legge, nonostante il dirigente De Francesco mi conferma di averle ricevute. Al riguardo mi domando: Basile non lo sa che si risponde per iscritto a carta scritta? O forse deve consultarsi con De Luca che gli deve suggerire cosa rispondere?”.

“Con la realizzazione del Centro potremmo avere pace anche noi. – hanno affermato alcune madri presenti al sit-in – Attualmente trascorriamo le giornate a casa con i nostri bambini, perché non possiamo di fatto uscire. Questa è la nostra quotidianità. L’amministrazione De Luca prima e Basile adesso non hanno fatto niente. Quattro anni fa De Luca ha fatto campagna elettorale sui nostri figli, dicendo che a Messina non c’era un Centro diurno e che i nostri bambini non potevano più aspettare.

“Tutti i giorni viaggiamo al centro di Nizza e aspettiamo tre ore in macchina perché a Messina non esiste niente di simile. Tra l’altro, viaggiare a Nizza significa viaggiare più di mezz’ora in macchina, e ciò fa sì che i bambini arrivano già stanchi. E quando saranno dimessi dal centro di Nizza – perché già siamo stati avvisati – cosa faranno? Terapia a pagamento indebitandoci?

“Ora che l’IRCCS ci ha dato la possibilità del Centro diurno, il sindaco Basile dovrebbe aprirlo immediatamente. Anche perché in estate cosa devono fare questi bambini? Andare a villa Dante con 40 gradi sotto il sole? All’istituto Marino avrebbero il mare a due passi e sarebbero a stretto contatto gli animali”.

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