C’è anche un docente messinese indagato nell’inchiesta per i presunti concorsi truccati al Policlinico di Palermo. Si tratta del messinese Navarra, lo riferisce palermotoday.

I destinatari dell’interdizione dai pubblici uffici sono Adelfio Latteri, Ludovico Docimo (nato a Napoli, 61 anni), Giuseppe Maria Antonio Navarra (nato a Catania, 56 anni), Leonardo Gulotta, Giuseppe Salamone, Antonino Agrusa (nato a Cinisi, 53 anni), Giuseppe Di Buono, Vittorio Altomare (nato in provincia di Cosenza, 68 anni), Roberto Coppola (nato a Roma, 69 anni), Giuseppina Campisi (nata a Sciacca, 56 anni) e Pio Sciacca. Sono indagati a vario titolo per corruzione, peculato, turbata libertà di scelta del contraente, truffa, rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio, falso ideologico in documenti informatici, calunnia e abuso d’ufficio.
Nell’ambito dell’inchiesta del Nas e della Procura di Palermo sui concorsi truccati è stato accertato che il raggiro per facilitare il candidato prescelto è stato portato avanti con diverse metodologie, sia influendo modalità sulla fissazione dei criteri di valutazione dei candidati e dei loro titoli, sia carpendo, con la collaborazione con i membri delle commissioni, minute dei punteggi provvisori attribuiti dai commissari ai candidati e raccogliendo informazioni destinate a rimanere segrete. Anche allo scopo di far redigere nuove graduatorie provvisorie o inserire, nei verbali di riunione delle commissioni, criteri di selezione più favorevoli ai candidati di loro gradimento, fino a ricorrere all’invio di lettere, di cui è stata raccomandata l’immediata distruzione dopo la lettura, nelle quali sono segnalati i candidati di gradimento. Nel corso dell’indagine sono emersi – si aggiunge – gravi indizi di colpevolezza in ordine al fatto che l’anziano dirigente, grazie alla sua posizione e ricorrendo alla collaborazione di altri medici, fra cui la figlia, malgrado non fosse stato presente, venendo ufficializzato inserito in equipe chirurgiche nei registri informatici del Policlinico di Palermo, attestando falsamente la sua partecipazione ad interventi chirurgici, in realtà da altri medici. Inoltre, autorizzato a svolgere attività libero professionale in regime di intra-moenia interna, risulterebbe: appropriato di somme di denaro comprese tra i 100 ei 200 euro, che costituivano i compensi pagati da 68 pazienti per visite eseguite tra luglio 2019 ed ottobre 2020, senza riversare all’Azienda Sanitaria la percentuale ad essa spettante. In più il vecchio professore è accusato di non aver comunicato all’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “P. Giaccone” di Palermo lo svolgimento nel periodo di nove mesi della sua attività libero-professionale, comprendente, tra le altre, le citate visite a pagamento ai pazienti, inducendo così in errore il datore di lavoro sul rispetto del vincolo di esclusività e procurandosi un ingiusto profitto. Sempre l’anziano dirigente, utilizzando la sua rete di relazioni, ha usato la sua influenza su sanitari compiacenti, per far rilasciare alcuni ai suoi due figli, entrambi medici, delle false attestazioni di malattia, sia allo scopo di giustificare, tramite l’esibizione della falsa certificazione medica al datore di lavoro pubblico, nella fattispecie strutture ospedaliere, l’assenza dal servizio ma soprattutto, per ottenere un riferimento che attestasse falsamente delle lesioni subite dalla figlia e da questo allegato successivo ad una querela contro l’ex coniuge, che conduce all’instaurazione di un procedimento penale a carico di quest’ultimo, anche per il reato di lesione personali aggravate. Questa mattina i militari del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Palermo, con la collaborazione dei Nas di Catania, Napoli e Roma ed il supporto del personale del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo, hanno eseguito un provvedimento deciso dal gip del capoluogo siciliano. In pratica una ordinanza di custodia cautelare con contestuale sottoposizione agli arresti domiciliari, a Palermo, nei confronti dell’ex professore universitario e direttore del Dipartimento di Chirurgia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “P. Giaccone” di Palermo, attualmente in quiescenza; e della figlia, chirurgo plastico in servizio presso l’Azienda Ospedaliera Civico – Di Cristina – Benfratelli di Palermo, in relazione ai fatti esposti ed all’episodio legato alla falsa certificazione che sarebbe stata usata per incolpare un innocente. Nei confronti di altri 11 indagati è stata applicata l’interdizione dai pubblici uffici della durata di mesi 12, con sottoposizione all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. 5 soggetti sono in servizio nel medesimo Dipartimento di Chirurgia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “P. Giaccone” di Palermo (un ex professore ordinario, un professore ordinario, un professore associato, un ricercatore, un infermiere). Un altro è un professore ordinario e Direttore del Dipartimento delle Discipline Chirurgiche, Oncologiche e Stomatologiche dell’Università di Palermo; un altro è il figlio dell’ex professore universitario e direttore del Dipartimento di Chirurgia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “P. Giaccone” di Palermo, che all’epoca dei fatti prestava servizio presso il Policlinico di un ricercatore, un infermiere). Un altro è un professore ordinario e Direttore del Dipartimento delle Discipline Chirurgiche, Oncologiche e Stomatologiche dell’Università di Palermo; un altro è il figlio dell’ex professore universitario e direttore del Dipartimento di Chirurgia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “P. Giaccone” di Palermo, che all’epoca dei fatti prestava servizio presso il Policlinico di un ricercatore, un infermiere). Un altro è un professore ordinario e Direttore del Dipartimento delle Discipline Chirurgiche, Oncologiche e Stomatologiche dell’Università di Palermo; un altro è il figlio dell’ex professore universitario e direttore del Dipartimento di Chirurgia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “P. Giaccone” di Palermo, che all’epoca dei fatti prestava servizio presso il Policlinico diMessina e in atto è invece dipendente del Policlinico di Palermo; 4 sono professori ordinari di Chirurgia in servizio presso le Università di Roma (Campus Bio-Medico), Napoli (Vanvitelli) e Messina , i quali hanno ricoperto le funzioni di Presidenti e Membri di commissioni nell’ambito di diversi concorsi universitari.